Avviato uno studio-monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità
“La Regione Friuli-Venezia Giulia è stata scelta dall’Istituto superiore di sanità (Iss), insieme a Toscana e Puglia, per sperimentare alcune importanti iniziative nazionali nello studio del long-Covid attraverso uno specifico progetto: il Ccm, analisi e strategia di risposta agli effetti a lungo termine dell’infezione Covid-19, long-Covid”. A oggi “sono stati già condotti i passaggi formali iniziali”. Lo ha spiegato il vicegovernatore con delega alla Salute del Fvg, Riccardo Riccardi, rispondendo a un’interrogazione davanti alla terza Commissione consiliare.
“Il progetto ha come obiettivo il monitoraggio degli effetti a lungo termine dell’infezione da SarsCov2 per accrescere le conoscenze relative a questa condizione e fornire quindi evidenze per uniformare l’approccio al trattamento del paziente a livello nazionale”, ha aggiunto Riccardi. “Sono stati già condotti i passaggi formali iniziali che richiedevano l’appoggio amministrativo di un’azienda sanitaria regionale che fungesse da unità operativa del progetto – ha ribadito il vicegovernatore -. L’azienda identificata è stata la Friuli Centrale (AsuFc).
Luigi Castriota, uno dei primi collaboratori del professor Fabio Barbone”, coordinatore della task force regionale, “ha partecipato alla prima riunione operativa (kick-off meeting) e alle successive riunioni promosse dal coordinatore del progetto, Graziano Onder dell’Iss, insieme ai medici di medicina e alla rete degli altri istituti di ricerca coinvolti, oltre alle rappresentanze di Toscana e Puglia”. “Nell’ambito del progetto sono in corso due studi: uno retrospettivo, per stimare le dimensioni del fenomeno long-Covid, attraverso l’analisi dei flussi dei dati regionali, e uno multicentrico finalizzato alla sorveglianza dei pazienti affetti da long-Covid, monitorandone del tempo lo stato di salute e il ricorso ai servizi sanitari. I risultati non sono ancora disponibili e il progetto terminerà a fine dicembre 2023”, ha concluso Riccardi.