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Chiesa

L’Udinese a Castelmonte. Don Michelutti: «I piccoli vi imitano, siate esempi»

«Siate per i bambini un esempio di belle persone prima ancora che di buoni calciatori». Così don Maurizio Michelutti a Castelmonte, per la messa celebrata per l’Udinese.

«Sono circa trent’anni che veniamo qui a Castelmonte ad affidarci a Maria, augurandoci che possa vegliare sulla nostra squadra e le nostre famiglie». Sono le parole di Giampaolo Pozzo, il «paròn» dell’Udinese, a margine della Santa Messa celebrata nel pomeriggio di martedì 10 dicembre a Castelmonte. La consueta visita bianconera al santuario ha visto la partecipazione di circa una ventina di calciatori, accompagnati dai dirigenti Collavino, Infurna e Marino e dal mister Luca Gotti.

La parte più difficile dello sport è l’allenamento: come nel calcio, così nella vita». La voce di don Maurizio Michelutti, designato a presiedere la celebrazione, è risuonata con affetto nel santuario mariano. «L’altro giorno ero in oratorio con alcuni bambini e uno di loro aveva la maglietta dell’Udinese. I piccoli vi guardano, vi imitano – ha affermato don Michelutti rivolgendosi ai calciatori –: siate per loro un esempio di belle persone prima ancora che di buoni calciatori».

Alla Messa, riservata alla società, ha partecipato anche un piccolo drappello di tifosi. Non è mancata una semplice animazione musicale, a cura di una rappresentanza del coro della Pastorale Giovanile diocesana, di cui don Michelutti è stato direttore. Tra goliardia e curiosità, la squadra si è accostata con semplicità e simpatia all’appuntamento: diversi calciatori hanno pregato e non pochi si sono fermati poi a chiacchierare e a scattare qualche «selfie» con i tifosi.

«Molti di voi, pur molto giovani, provengono da paesi lontani – ha concluso don Michelutti – . E là, distanti, vivono molti dei vostri affetti: ma qui, vicino ai campi di gioco, sapete che avete una mamma, Maria, che ha ognuno di voi nel vostro cuore. Affidatevi a lei senza paura!»

L’incontro con l’Udinese ha offerto l’occasione per ricordare il compianto Vescovo Pietro Brollo, grande tifoso della squadra friulana, che in passato presiedeva con entusiasmo la tradizionale celebrazione a tinte bianconere.

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