Colpiscono le articolazioni, i muscoli, le ossa e, in alcuni casi, anche altri organi e possono causare dolore, rigidità, gonfiore e altri sintomi invalidanti, spesso di natura infiammatoria. In Friuli-Venezia Giulia, come nel resto d’Italia, il 10 per cento della popolazione convive con una malattia reumatica cronica e il dato è in aumento. I farmaci le possono controllare, ma «la diagnosi precoce è fondamentale per ottenere una malattia in buon controllo. Chi raggiunge la diagnosi troppo tardi molto probabilmente avrà bisogno di terapie per tutta la vita e non è detto che siano completamente efficaci». A spiegarlo è il prof. Luca Quartuccio, direttore della Clinica di Reumatologia dell’AsuFc, Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, intervenuto sabato 17 maggio al convegno “Insieme per la salute: la reumatologia incontra la comunità”, promosso a Udine dall’Associazione malati reumatici Fvg. 48 anni, udinese, il medico reumatologo opera nell’ospedale di Udine dal 2003.
«La qualità della vita di chi è affetto da queste patologie croniche – spiega – è fortemente ridotta dal dolore articolare e dalla riduzione delle proprie capacità. Si tratta di persone che spesso devono cambiare o ridurre il loro lavoro, o che addirittura lo perdono a causa della malattia. La medicina ha prodotto tanti farmaci molto efficaci nel controllare le patologie reumatiche, ma ancora oggi non abbiamo delle strategie per guarire le persone».
Intervistato su Radio Spazio, il prof. Quartuccio ha illustrato quali sono le malattie reumatiche più diffuse e perché le donne (anche giovani) sono tra i soggetti più a rischio, fornendo anche consigli utili e suggerimenti su stili di vita da adottare che aiutino a prevenire l’insorgenza di queste patologie. In particolare, il medico incoraggia a non attendere, di fronte ai segnali di una possibile patologia. «Chi ha un dolore toracico va subito in pronto soccorso, ma se il dolore è alle mani è possibile che prima di rivolgersi al reumatologo passino molti mesi, se non addirittura anni. Questo cambia radicalmente la prospettiva della malattia».
Quartuccio ha anche illustrato la nuova figura del reumatologo di comunità. Cinque i medici della Clinica reumatologica di AsuFc che presteranno servizio, oltre che in ospedale, alcuni giorni alla settimana sul territorio. L’ambulatorio nel distretto di Tarcento ha già iniziato la sua attività e a breve saranno attivati anche gli ambulatori di Codroipo e Gemona.
L’intervista integrale con il prof. Quartuccio si può leggere sulla Vita Cattolica del 21 maggio 2025