È proseguita ininterrotta l’attività di soccorso delle squadre della Protezione Civile della Regione Autonoma FVG, dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e Speleologico Friuli Venezia Giulia – CNSAS e di tutte le altre Forze dell’Ordine impegnate sul territorio colpito dall’ondata di maltempo. Sono stati attivati anche i tecnici del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico e in particolare le squadre forre abilitate ai rischi acquatici. Evacuate per sicurezza alcune famiglie che hanno pernottato in una struttura attrezzata per la notte.
Sul fronte dell’evoluzione meteorologica, il tempo continuerà a migliorare e per il resto della giornata di oggi non sono attese precipitazioni. Sulla costa continuerà soffiare Bora sostenuta per tutta la mattina con raffiche tra 80 e 90 km/h a Trieste e nel pomeriggio calerà progressivamente di intensità con raffiche superiori a 50 km/h che persisteranno soltanto nella zona di Trieste.
In 12 ore sono caduti 250 millimetri di pioggia nelle zone colpite dal maltempo nella notte di domenica: una quantità eccezionale che spiega il disastro che è successo sul Collio e in Friuli. Il bilancio è di due vittime provocate da una frana che si è staccata dalla collina travolgendo due case a Brazzano, una frazione di Cormons, dove sono state evacuate 84 persone. Non solo, Versa, piccola frazione di Romans d’Isonzo con poco più di 300 abitanti, è stata completamente allagata dall’esondazione dello Judrio che ha rotto gli argini invadendo strade e piazze. Oltre 300 gli sfollati. Ci sono stati danni a scantinati, case e locali e disagi alla viabilità anche in altri comuni della Destra Isonzo, a Palmanova l’ospedale è stato allagato ed è stato necessario trasferire alcuni pazienti.
La tragedia di Brazzano
Le due vittime sono il 32enne tedesco Quirin Kuhnert e la sua vicina di casa Guerina Skocaj di 83 anni. Un gesto eroico è costato la vita a Quirin, originario della Baviera e da tempo residente a Brazzano dove aveva rilevato un negozio di alimentari. L’uomo è infatti morto nel tentativo di portare in salvo l’anziana vicina di casa dalla frana che stava per travolgere il loro caseggiato. Il suo corpo è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, quello dell’anziana dopo le 23 dai vigili del fuoco, disperso sotto centinaia di metri cubi di fango e roccia precipitati a valle dal colle di San Giorgio, che si staglia alle spalle di Brazzano di Cormons.

Lo stesso Quirin aveva postato sui social un video che ritraeva la scalinata della chiesa, adiacente al fabbricato che aveva acquistato da poco, trasformata in una sorta di torrente. Dopo una notte insonne e con il fiato sospeso, il cittadino tedesco e la moglie erano usciti di casa, insospettiti dal rumore che proveniva dalla collina retrostante. Si sentiva distintamente – hanno riferito testimoni che hanno parlato con i superstiti – una sorta di boato, mentre il cancello dell’ultima casa della schiera, composta da tre distinte abitazioni, sembrava cedere sotto la pressione dell’acqua e del fango. Lasciata la consorte al sicuro, Quirin e un altro uomo, rimasto ferito e residente nella porzione di casa posta sulla strada, sono accorsi per avvisare i vicini e metterli in salvo. Ce l’hanno fatta con una donna che risiede nella casa centrale – scappata scalza e in pigiama -, ma quando hanno raggiunto il portoncino dell’anziana, la colata di fango li ha centrati. Quirin è stato letteralmente ingoiato – pare si trovasse in cima a una scala per raggiungere la finestra del primo piano -, mentre l’uomo che si trovava con lui è stato scaraventato a terra dall’onda d’urto e trascinato per metri. È stato estratto dalle macerie molti minuti dopo con lo schiacciamento del bacino e la frattura del femore: la sua generosità è però servita a salvare almeno una delle sue vicine. Si trova in ospedale, sotto choc, ma non è in pericolo di vita. «Alla famiglia della vittima vanno le mie più sincere condoglianze – le parole del governatore Massimiliano Fedriga – è ancora più doloroso che una vita venga spezzata nel tentativo di proteggerne un’altra».













