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Chiesa

Sul confine per la Pace a Gorizia e Nova Gorica

Da tutta Italia sono attese oltre mille persone il 31 dicembre a Gorizia per la 56ª edizione della marcia nazionale promossa dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, insieme ad Azione Cattolica italiana, Caritas italiana, il Movimento dei Focolari Italia e Pax Christi e organizzata con la collaborazione della diocesi di Gorizia.
Non una scelta a caso Gorizia, che nel 2025 sarà Capitale europea della cultura insieme a Nova Gorica, lo sa bene don Nicola Ban, che è parroco nel centro cittadino. «Una città che ha tanto da insegnare sul tema della pace – sottolinea –, che è stata scenario cruento della Prima guerra mondiale e anche della Seconda e dove si è respirata nitidamente la Guerra fredda. Una città di confine, che quel confine sta cercando di superare…».

L’itinerario della Marcia partirà alle 16 dal sacrario di Oslavia, luogo simbolo delle tragedie belliche «ma che mostra anche che il confine è qualcosa di innaturale per il nostro territorio, da lì si vede che la nostra città è unica», precisa don Nicola Ban. Si proseguirà passando sopra il fiume Isonzo, “fiume sacro alla Patria”, ma insanguinato dalle guerre, per fare tappa al Convitto salesiano San Luigi, che ospita un centro per minori stranieri non accompagnati e dove p. Giovanni La Manna, direttore della Caritas di Trieste, guiderà una riflessione sulla rotta balcanica e la pace, con testimonianze di migranti e volontari. Seconda tappa in piazza della Vittoria, dove il prof. Luca Grion, dell’Università di Udine, rilancerà il tema del messaggio del Papa per la Giornata mondiale della Pace. La marcia proseguirà passando davanti alla sinagoga fino a piazza Transalpina; qui il sociologo Silvester Gaberšcek, già sottosegretario alla Cultura in Slovenia, interverrà sul tema “Europa unita e pace”. Infine l’arrivo alla concattedrale di Nova Gorica, dove ci saranno prima delle testimonianze da Gaza, Israele e Ucraina e poi, dalle 21, la celebrazione della S. Messa presieduta dall’arcivescovo di Gorizia e presidente della Caritas italiana, mons. Carlo Roberto Maria Redaelli.
Nel pomeriggio, l’avvio della Marcia della Pace sarà preceduto, alle ore 13.30 nel teatro L. Bratuz di Gorizia, da un momento di riflessione ed esperienze proposto dal Movimento dei Focolari, dal titolo: “Semi di Pace oltre i confini”.

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