Iniziata la visita del presidente della Repubblica Mattarella in Friuli per il quarantennale del terremoto. Attualmente è a Venzone. In precedenza a visitato Gemona, la capitale del terremoto di 40 anni fa. Nel Duomo l’incontro con l’Arcivescovo di Udine, Mazzocato che ha definito l’idea di voler iniziare proprio da Gemona la sua visita “un bel segno di pietà umana e cristiana”.
Iniziata la visita del presidente della Repubblica Mattarella in Friuli per il quarantennale del terremoto. Attualmente è a Venzone. In precedenza ha visitato Gemona, la capitale del terremoto di 40 anni fa. Il Capo dello Stato, accompagnato dal sindaco Urbani, ha reso omaggio alle 400 vittime della cittadina (989 complessivamente i morti nel 77 Comuni colpiti dal sisma), nel cimitero di Gemona. Qui ha deposto una corona di fiori per le vittime (a Gemona furono 400). Quindi è salito in municipio, dalla loggia ha salutato i numerosi friulani e ha passeggiato lungo via Bini, completamente distrutta la sera del 6 maggio 1976, per poi entrare in duomo, anch’esso ricostruito, dove è stato accolto dall’arcivescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato.
“Un bel segno da parte del presidente della Repubblica è stato il voler iniziare la sua giornata qui da Gemona, partendo dal cimitero con questo gesto non solo di omaggio, ma anche di pietà cristiana e umana verso le vittime. Poi è venuto a vedere una delle più belle ricostruzioni il duomo. Ora è a Venzone. Poi a Udine si continuerà, ma questo penso sia stato apprezzato da tutti”. Così l’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, dopo l’incontro con il presidente Mattarella avvenuto nel Duomo di Gemona. “Il presidente da uomo di cultura, si è interessato al Duomo e alla sua ricostruzione”, ha aggiunto mons. Mazzocato.
Il sindaco Urbani ha indicato a Mattarella il castello, l’ultima opera di cui si attende la completa ricostruzione. A Gemona anche la presidente della Regione Fvg, Debora Serracchiani, il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, l’ex commissario Giuseppe Zamberletti.
Iniziata la visita del presidente nel quarantennale del terremoto