Si rinnova anche quest’anno la tradizione di ricordare con una Santa Messa il 1° luglio, nella chiesa già cappuccina “Madonna della Neve”, di via Ronchi gli anniversari dei francescani padre Cesario Maria Finotti (1 luglio 1983) e di padre Venanzio Renier (17 giugno 2008). Il primo, originario di Rovigo, fu presente in Friuli per oltre 50 anni, dal 1935: a Castelmonte prima come custode del santuario, a Udine poi, un ventennio, come cappellano ispettore del cimitero urbano, infine nel convento allora in via Chiusaforte dove morì; il secondo, nativo di Chioggia, formato dallo stesso p. Cesario, fu presidente del Tribunale Ecclesiastico Triveneto e giudice delle cause matrimoniali a Udine.
Nell’anno giubilare della Speranza, il 1° luglio nella chiesa di via Ronchi, come tanto raccomandato da Papa Leone XIV, si pregherà per quella pace che il mondo sembra non riuscire a raggiungere, invocando il beato Marco d’Aviano, cappuccino friulano tanto promosso da padre Venanzio e apostolo di pace in Europa. La messa farà seguito al Rosario delle ore 18 e sarà presieduta dal vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Guido Genero, e partecipata dai volontari dell’Unitalsi, dai terziari francescani, da religiose e religiosi.
Padre Cesario e Padre Venanzio, pellegrini di Speranza
Padre Cesario M. Finotti e il suo discepolo padre Venanzio Renier furono pellegrini di speranza a Udine. Padre Cesario lasciò un’orma indelebile nel cuore degli udinesi negli anni della guerra mentre fungeva da cappellano del cimitero urbano di San Vito (1939-1959): qui confortò tante lacrime, qui ebbe ad assistere spiritualmente gli ultimi istanti di vita dei morenti per la libertà condannati a morte dai nazisti nel febbraio di ottant’anni fa. Amò e fece amare la Madonna (era stato in precedenza rettore del santuario di Castelmonte). La sua vita è legata alla fede del Friuli, come quella del Beato Padre Marco d’Aviano grande apostolo di pace in Europa, da padre Venanzio promosso per un trentennio, con indomito ardore.