«La nostra preghiera si diffonda e continui nelle chiese, nelle comunità, nelle famiglie, nei cuori dei credenti, come in un monastero invisibile, da cui salga al Signore un’invocazione perenne». La parole pronunciate 45 anni fa da San Giovanni Paolo II e riferite a una incessante preghiera per chiedere il dono di nuove vocazioni al sacerdozio continuano a rappresentare un richiamo forte nell’Arcidiocesi di Udine dove ormai da diversi anni prosegue l’iniziativa chiamata proprio “Monastero Invisibile”. Vi aderiscono circa seicento persone che, in zone diverse del territorio, si impegnano a pregare quotidianamente o settimanalmente per la nascita di nuove vocazioni al sacerdozio: una rete che sostiene spiritualmente (e talvolta anche materialmente) i giovani che intraprendono la strada per Castellerio. Una rete che finora è stata, appunto “invisibile”. La novità è che, in occasione della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, nella quarta domenica di Pasqua, il rettore del seminario e coordinatore della Pastorale vocazionale diocesana, don Daniele Antonello, ha inviato una lettera a sacerdoti, religiosi e laici per lanciare a livello diocesano una nuova proposta, intitolata “Monastero visibile”.
La proposta
Accanto all’esperienza del “Monastero invisibile”, «come Arcidiocesi di Udine desideriamo lanciare un ulteriore segno – scrive don Antonello –, attraverso una preghiera corale, che possa contribuire al bene della vita della Chiesa, in particolare per i nostri giovani, perché scoprano qual è il sogno d’amore che Dio ha pensato per loro e possano rispondere con gioia a questa chiamata». Da qui il «desiderio di creare una “mappa” della nostra Arcidiocesi, segnalando tutte le esperienza di preghiera comunitaria – in particolare le ore di Adorazione Eucaristica settimanali, ma anche le Veglie di preghiera o i Rosari – che si svolgono con regolarità e secondo questa speciale intenzione nelle nostre parrocchie».
Adorazioni, Veglie, Rosari, zona per zona
Attraverso questa mappatura diocesana – che inizialmente sarà visibile sul sito internet del Seminario, ma successivamente potrà avere anche degli ulteriori sviluppi cartacei – ciascun fedele potrà conoscere le proposte della propria zona, valutando così se parteciparvi. «La speranza – scrive ancora il Rettore – è che in futuro questa mappa susciti nuovi appuntamenti settimanali di preghiera comunitaria su tutto il nostro territorio diocesano. Inoltre, all’inizio del prossimo anno pastorale, forniremo agli organizzatori dei momenti di preghiera alcuni materiali specifici, come spunto per una comune proposta di preghiera».
Nei prossimi mesi, anticipa don Antonello, a tutte le Collaborazioni pastorali saranno proposti un modulo che consentirà di segnalare le varie iniziative già in atto e dei semplici materiali spirituali da poter utilizzare a seconda delle necessità.
Valentina Zanella