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Morti per la frana, indagini per disastro e omicidio colposo. Servizio antisciacallaggio a Brazzano e Versa

La Procura di Gorizia ha aperto un procedimento penale contro ignoti per disastro e omicidio colposo a seguito della colata di fango che ha travolto nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 novembre alcune abitazioni a Brazzano di Cormons, causando la morte di due persone e il ferimento di una terza. Lo rende noto il procuratore Massimo De Bortoli, precisando che «verrà disposta l’autopsia sui corpi delle due povere vittime». Sotto le macerie sono morti Quirin Kuhnert, 32 anni, e Guerrina Skocaj, di 83.

Venerdì 21 il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabio Ciciliano, sarà in visita in regione insieme all’assessore regionale alla Protezione civile, Riccardo Riccardi. Raggiungeranno le aree colpite e procederanno a definire tutti gli elementi necessari affinché la Regione possa formalizzare la richiesta di stato di calamità nazionale.

Intanto ieri si è svolta a Palmanova la riunione del Comitato regionale per le emergenze a cui hanno partecipato anche i sindaci Roberto Felcaro (Cormons) e Michele Calligaris (Romans d’Isonzo). Come ha fatto sapere l’assessore Riccardi sia nel territorio di Romans, e in particolare Versa, sia a Cormons (Brazzano), «la pulizia delle case prosegue rapidamente e il rientro della popolazione nelle case avverrà in tempi brevi». Durante la riunione è stato disposto un servizio anti-sciacallaggio nei paesi dove i residenti sono stati evacuati.

Sopralluogo a Versa

Come ha fatto sapere l’assessore Riccardi «è stato disposto un rafforzamento dei presidi di sicurezza nelle zone colpite dal maltempo in via precauzionale». Già da ieri sera grazie alla collaborazione delle associazioni d’Arma, è stata garantita una vigilanza anti-sciacallaggio a tutela degli accessi alle abitazioni.

Centinaia di ettari allagati. Confagricoltura: serve più manutenzione

Il violento maltempo che ha colpito la provincia di Gorizia ha provocato gravi danni alle realtà agricole e vitivinicole. Centinaia di ettari di terreni coltivati risultano completamente allagati, mentre numerose aziende segnalano frane, smottamenti e blocchi della produzione. Tra i casi più critici emerge «quello dell’azienda Borgo del Tiglio di Nicola Manferrari, a Brazzano di Cormons: l’intero comparto vendita è compromesso e la cantina, che contiene bottiglie già pronte per le commesse natalizie, per un valore stimato di 3 milioni di euro, è stata sigillata per consentire operazioni urgenti di messa in sicurezza». È il bilancio tracciato da Confagricoltura Fvg, che in una nota esprime «cordoglio e solidarietà alle comunità colpite».

Secondo l’organizzazione, parte dell’emergenza avrebbe potuto essere evitata «con una manutenzione costante e puntuale dei corsi d’acqua e degli argini». Confagricoltura chiede «interventi strutturali urgenti per prevenire il dissesto idrogeologico».

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