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Chiesa

Nelle parrocchie solenne Benedizione dell’acqua

Don Della Pietra: «Attingendo l’acqua sulla quale è stata invocata la benedizione e portandola nelle nostre case, possiamo ancora oggi rinnovare la professione di fede nel Signore e “condire” con questa fede ogni esperienza della nostra vita».

Tra le tante tradizioni che arricchiscono l’Epifania friulana il rito della Benedizione dell’acqua, che si vivrà il giorno della vigilia in tante parrocchie, è quello che di più richiama il valore originario della manifestazione del Signore. «Siamo abituati a pensare all’Epifania come alla festa che fa memoria dell’arrivo dei Magi, ma questo “contenuto” è più legato alla consuetudine romana – precisa il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, don Loris Della Pietra –. Aquileia, insieme ad altre Chiese d’occidente e in comunione con le Chiese d’oriente, preferiva celebrare in questo giorno il battesimo del Signore e la sua rivelazione come figlio di Dio». Da qui la grande Benedizione dell’acqua, «alla quale il popolo friulano è molto affezionato – prosegue don Della Pietra –, solenne professione di fede e il riconoscimento della fonte dalla quale proveniamo. La memoria del battesimo di Gesù, infatti, diventa memoria del nostro Battesimo. In Cristo, che si manifesta come Figlio, noi riconosciamo la nostra identità».

Ecco, allora, l’invito a «continuare questo rito e celebrarlo con fede e solennità, come la tradizione ci ricorda». «Proprio a commento del Battesimo del Signore – aggiunge don Della Pietra – il nostro padre della Chiesa, Cromazio, parla dell’Epifania come di una festa “non piccola”. Non è dunque difficile comprendere perché nella nostra lingua l’Epifania sia annoverata tra le tre “pasque”, la Pasche Tafanie, appunto, oltre alla Pasche maior (della Resurrezione) e la Pasche di mai o “rosade” (Pentecoste)».

«Attingendo l’acqua sulla quale è stata invocata la benedizione e portandola nelle nostre case – ricorda Della Pietra –, possiamo ancora oggi rinnovare la professione di fede nel Signore e “condire” con questa fede ogni esperienza della nostra vita».

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