Si sono ritrovati al Kiko Bar di viale Ungheria, venerdì 3 ottobre, occupando tutti i tavoli a disposizione all’esterno. Sono alcuni dei residenti di viale Ungheria tra i quali sta nascendo un comitato per dire basta alla criminalità che da tre anni a questa parte ha messo radici nel quartiere. E il Kiko Bar è proprio quello che venerdì 19 settembre era stato temporaneamente chiuso su ordinanza del Questore di Udine in quanto abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose e che ha appena riaperto. «L’obiettivo è cercare di riappropriarci del nostro territorio, non con ronde notturne, ma occupando gli spazi, creando iniziative nel quartiere», afferma Laura Savonitto, residente in piazzale D’Annunzio («da quando sono nata») e che ha partecipato alle prime riunioni del gruppo.
«In viale Ungheria – prosegue Savonitto – la situazione è degenerata da tre anni a questa parte ed in particolare da un anno nella via è aumentata la presenza di spacciatori».
L’articolo completo sul numero de La Vita Cattolica in edicola questa settimana.