È stata posata lunedì 17 novembre, con una cerimonia ufficiale, la prima pietra del progetto “Recovery Art” nel compendio dell’ex Caserma Montezemolo a Palmanova, finanziato dall’Unione Europea all’interno del Pnrr – NextGenerationEU e dalla Regione, per un totale investito di 31 milioni di euro. Mentre sono già partite le opere di demolizione interna sullo stabile storico di Borgo Aquileia/via Lion, viene sancito così l’inizio dei lavori sull’Ospedale delle opere d’arte, nuovo fabbricato altamente tecnologico con una superficie complessiva di 3.000 metri quadrati e che ha visto già il completamento di uno scavo di circa 5.000 metri cubi di materiale.

Un evento al quale erano presenti Alessandro Giuli, Ministro della Cultura, Luca Ciriani, Ministro per i rapporti con il Parlamento, Mario Anzil, Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Regione, Giuseppe Tellini, sindaco della Città di Palmanova e Francesco Martines, già sindaco di Palmanova e consigliere regionale. Per sancire il momento dal grande valore simbolico, i partecipanti hanno firmato congiuntamente una pergamena a memoria del momento storico, posato il “mattone Palmanova” e gettato le monete di fondazione in un pozzetto poi sigillato, come si usava fare dalla Serenissima Repubblica di Venezia ai tempi della nascita della Fortezza di Palmanova.

«Vediamo ogni giorno di più realizzarsi questo mega progetto che rivoluzionerà la Fortezza di Palmanova – ha detto il sindaco Giuseppe Tellini –. Oggi è un momento storico per la città stellata. In breve tempo, visto il fitto cronoprogramma, negli spazi di una caserma abbandonata da decenni, nascerà un nuovo polo della ricerca, del restauro, della cultura. Struttura che darà nuovo slancio al progetto di una Palmanova patrimonio dell’umanità, dove cultura, sviluppo economico, turismo e servizi si mischiano e contaminano per far crescere tutta la nostra comunità, per dare futuro, occupazione, attrattività e un ritorno economico e sociale concreto a tutti i cittadini».
Il progetto prevede interventi di adeguamento sismico e riqualificazione strutturale dell’Ex Caserma Montezemolo, al fine di realizzare un polo d’eccellenza per la tutela preventiva delle opere d’arte. Unico sito del nord all’interno del maxi progetto Recovery Art, Palmanova sarà la “fortezza” dove custodire e recuperare le opere d’arte italiane in caso di calamità naturale, terremoti, inondazioni, frane o quant’altro possa metterne a repentaglio la conservazione. Inoltre l’ex Caserma Montezemolo, che occupa un’area di 50.000 metri quadri, potrà essere un deposito d’opere d’arte, un laboratorio di restauro, una sede di ricerca ed esposizione dei manufatti artistici nazionali.

Questo finanziamento permetterà la realizzazione, negli oltre 6.600 mq di superfice coperta, di zone d’accoglienza, scarico/carico dei beni artistici, deposito, laboratori di messa in sicurezza e di restauro, aree uffici, locali tecnici, servizi igienici e spogliatoi oltre ad una zona per esposizioni temporanee e foresteria, un polo di archiviazione digitale, un grande auditorium che potrà costituire un valido supporto organizzativo in occasione di attività di formazione o conferenze.
Intanto proseguono i lavori di riqualificazione del Compendio Ex Caserma Montezemolo di Palmanova, a cura della mandataria I.C.I. Coop (www.icicoop.com), impresa di costruzioni generali attiva da oltre quarantacinque anni nella realizzazione e progettazione di opere civili, industriali e infrastrutturali.

Avviati nel mese di giugno, gli interventi si sono inizialmente concentrati sulla rimozione degli elementi non strutturali dell’edificio, seguita da una demolizione controllata delle aree CM1 e CM2, che comprendono la ex caserma e gli edifici complementari.
Le operazioni, eseguite nel rispetto dei principi di conservazione della memoria storica e dei criteri di sostenibilità Dnsh e Cam, sono ora giunte alla loro fase conclusiva. Con la posa della prima pietra, continueranno i lavori di consolidamento strutturale, trasformazione e riqualificazione dei due edifici principali, oltre alla realizzazione del nuovo volume che ospiterà il futuro Ospedale delle Opere d’Arte.













