Un nuovo filo rosso unisce il Friuli con la Svizzera. Ed è un filo di grande festa: sabato 7 giugno, infatti, nella cattedrale di Lugano è stato ordinato sacerdote il giovane friulano don Filippo Pascolini, trentaduenne originario di Pasian di Prato. Pascolini, che ha frequentato il locale seminario Redemptoris Mater del cammino neocatecumenale, è stato ordinato dall’Amministratore apostolico luganese mons. Alain de Raemy assieme ad altri tre neo-sacerdoti e domenica 15 giugno ha celebrato la prima Messa nella sua comunità di origine, Pasian di Prato appunto. Sesto di tredici figli, Filippo Pascolini è entrato nel seminario svizzero nel 2011, dopo la Giornata mondiale della gioventù di Madrid. Il suo è stato un percorso formativo lunghissimo: ben 14 anni arricchiti da alcune esperienze missionarie in Costa d’Avorio e Albania. Esperienze quelle missionarie che lo stesso don pascolini ha ritenuto fondamentali nel suo cammino di discernimento: «La mia vocazione nasce anche per arrivare in questi luoghi», ha dichiarato ai media cattolici svizzeri. Lungo il suo percorso, Pascolini ha specializzato i suoi studi in diritto canonico presso l’istituto DiReCom di Lugano. Ora don Filippo Pascolini resterà a Pasian de Prato per alcuni giorni prima di rientrare, a inizio luglio, nella sua diocesi svizzera di incardinazione.
Don Pascolini, tuttavia, non è il solo motivo di festa per il Friuli: sabato 14 giugno, infatti, nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino è stato ordinato diacono il salesiano Antonino Mazara. Anch’egli classe 1993, Mazara proviene da una famiglia di origini siciliane ma ben radicata in Friuli; ha frequentato la Parrocchia e l’oratorio di Santa Maria la Longa, con l’esperienza salesiana “Live” a La Viarte. Ed è proprio con i salesiani che Antonino ha coltivato la sua vocazione. «Il diaconato aggiunge una nuova sfumatura a questo cammino: quella del servizio», ha affermato Mazara ai media salesiani. «Mi colpisce molto che, dopo aver detto “di chi sono” nella professione perpetua, la Chiesa mi orienti subito verso il “come” voglio vivere questa appartenenza. È un ministero che profuma di pecore, direbbe papa Francesco!» Mazara, che sta completando gli studi a Torino e ha ricevuto il diaconato assieme ad altri 10 compagni provenienti da tutto il mondo, presta servizio a Pordenone, città dove lo scorso 28 settembre ha professato i voti perpetui nella famiglia salesiana.
Giovanni Lesa