Un voto in fotocopia rispetto alle altre Commissioni che hanno discusso la manovra di assestamento estivo, con la maggioranza di Centrodestra compattamente a favore e l’astensione di tutti i consiglieri di opposizione. Ma la discussione in III Commissione sui temi inerenti la Salute ha registrato numerosi apprezzamenti a norme e misure inserite nel ddl 57 dall’assessore Riccardo Riccardi, sia pure con sfumature diverse da parte di chi siede sui banchi della minoranza.
Esplicito il consenso di Massimiliano Pozzo (Pd), che vede “segnali importanti da cogliere, in particolare quello relativo ai premi di studio per gli iscritti alle facoltà di infermieristica in Fvg”. Si tratta, come era stato illustrato in precedenza da Riccardi, dei 3 milioni di euro messi a bilancio per incentivare gli studenti, un premio di 3300 euro lordi all’anno elargito sulla base di una serie di condizioni, tra le quali i buoni risultati (leggi percentuale di crediti) e l’impegno a partecipare ai bandi Fvg, restando per 5 anni in regione in caso di assunzione a tempo indeterminato. Una misura alla quale si affiancano i 3 milioni destinati alla ricerca di soluzioni abitative per gli infermieri che in Fvg lavorano già.
Altrettanto positiva la valutazione del dem Francesco Martines, al quale è piaciuta in particolare “la maggiore attenzione alla sanità territoriale e al problema delle cronicità” che si concretizza nei 10 milioni di euro stanziati per agevolare la ristrutturazione di immobili destinati all’abitare inclusivo, “dando risposte alle persone anziane non autosufficienti e ai disabili”, come aveva spiegato l’assessore alla Salute.
Una misura, quest’ultima, apprezzata anche dalla collega di partito Manuela Celotti, che però considera “preoccupante la visione dell’assessore sul tema della non autosufficienza, con l’idea di sganciare l’abbattimento-rette dalle strutture, immaginando di fornire ai cittadini una sorta di budget di salute da utilizzare come preferiscono”.
Decisamente critico invece il dem Nicola Conficoni: “Meglio tardi che mai – ha detto e ripetuto durante il suo intervento -:
l’assessore ora ci insegue e ci copia visto che nel 2023 presentammo un emendamento che prevedeva assegni di studio per i corsi triennali di infermieristica, una proposta che all’epoca venne bocciata con sdegno da Riccardi”. Sulla stessa linea la collega Laura Fasiolo, che a proposito dei premi-studio ha parlato di “folgorazione sulla via di Damasco” da parte dell’assessore, pur riconoscendo che “fa piacere il segnale di attenzione alle nostre numerose istanze”. Andrea Carli (Pd), infine, si è concentrato su una richiesta di chiarimenti a proposito del progetto di telemedicina che riguarda la casa di riposo di Spilimbergo.
Simona Liguori (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg) ha invece illustrato due emendamenti che dispongono misure di sostegno alle persone affette da sindrome fibromialgica e alle persone non vedenti, proposte entrambe ritirate su richiesta di Riccardi che ha chiesto di poterne verificare la compatibilità finanziaria dopo aver spiegato di non essere contrario in linea di principio.
Stessa sorte per le proposte emendative di Serena Pellegrino (Avs), che ha suggerito di finanziare una serie di dispositivi per le donne alle prese con la chemioterapia, ha proposto bus gratuiti per i malati di epilessia che non possono guidare e sostegno finanziario alle famiglie chiamate a sostituire le batterie delle carrozzine per i disabili. Pellegrino si è diffusa anche sul tema dell’innovazione tecnologica e sul rapporto con le cooperative socio-sanitarie, “una realtà importante, ma non in grado da sola di coprire i vuoti del servizio sanitario”.
Tre consiglieri di maggioranza hanno difeso con forza la manovra in tema di Salute. Carlo Grilli (Fp) ha battuto sul tasto della “risposta ai problemi della cronicità e della non autosufficienza, con grande attenzione alle persone fragili”.
Lucia Buna (Lega), citando il libro biblico del Qoèlet, ha ribattuto ai consiglieri di opposizione “che ora dicono:
l’avevamo già proposto noi. Ricordatevi che c’è un tempo per ogni cosa”. Il presidente della III Commissione, Carlo Bolzonello (Fp), prima di restituire a Riccardi la parola per la replica, ha ribadito che “ci sono percorsi di salute che hanno bisogno di anni per vedere risultati”.