Nei giorni scorsi, nell’ambito delle attività addestrative congiunte tra le componenti di specialità della Guardia di Finanza, si è svolta un’importante esercitazione operativa nella zona del Lago del Predil, finalizzata a testare la prontezza e la sinergia tra le unità di soccorso alpino, aereo e subacqueo in scenari complessi di soccorso in montagna e in ambiente lacustre. Lo scenario simulato prevedeva la segnalazione della scomparsa di due escursionisti nel territorio tarvisiano.
Le indagini condotte dal personale Tecnico di Ricerca del Soccorso Alpino indirizzavano l’attenzione verso l’area del Lago del Predil, dove venivano avviate le operazioni di ricerca lungo i sentieri circostanti. L’attività prevedeva l’individuazione di uno dei due escursionisti, illeso, ma bloccato in zona impervia, mentre l’altro si trovava disperso, probabilmente caduto nelle acque del lago.
La Sala Operativa del Comando Provinciale Udine richiedeva pertanto l’intervento della Sezione Aerea di Bolzano per il supporto nella ricerca e nel successivo recupero del soggetto, nonché il coinvolgimento del Nucleo Sommozzatori della Stazione Navale di Trieste per una possibile operazione subacquea di ricerca e recupero. Per ottimizzare i tempi di intervento, i sommozzatori venivano elitrasportati direttamente dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari al punto base organizzato nei pressi del lago.
Le attività sono state precedute da un briefing tecnico e di sicurezza alla presenza del Capo Equipaggio dell’elicottero, del Comandante della Stazione S.A.G.F. di Tarvisio, dell’Istruttore di Soccorso Alpino e di tutti gli operatori coinvolti, tra cui eli soccorritori, soccorritori alpini e sommozzatori. Durante il briefing operativo, il Comandante della Stazione ha fornito al personale subacqueo indicazioni utili sulle caratteristiche del lago, come la presenza di correnti, la posizione del fiume emissario e la presunta zona di caduta dello scomparso.
L’esercitazione proseguiva con un militare S.A.G.F. che provvedeva a raggiungere l’escursionista in ambiente impervio, verificarne le condizioni e predisporsi per un recupero effettuato con l’elicottero della Sezione Aerea di Bolzano mediante verricello di soccorso, prima del trasporto in sicurezza presso il punto base. Questa fase, la più delicata, ha evidenziato l’eccellente professionalità dell’equipaggio aereo – fa sapere in una nota il comando di Udine della Guardia di Finanza – e la precisione tecnica delle manovre di volo. Contestualmente, i sommozzatori della Stazione Navale di Trieste procedevano con le immersioni, simulando il ritrovamento e il recupero del secondo escursionista, in tempi ristretti, dimostrando elevate competenza subacquea e capacità operativa.
Al termine delle operazioni, si è svolto il consueto debriefing tra tutti i partecipanti, durante il quale sono stati analizzati gli obiettivi raggiunti, le eventuali criticità riscontrate e le possibili migliorie da adottare nelle future attività addestrative.
L’esercitazione ha confermato l’efficacia dell’azione integrata tra le diverse componenti operative del Corpo, conclude la nota della Gdf – dimostrando la capacità di intervento tempestivo anche in scenari ambientali complessi come quelli d’alta quota e in ambiente lacustre.