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Regione

Sanità, emergenza-urgenza. «Un problema nazionale»

Fedriga: un tema che la Conferenza delle Regioni sta affrontando con il  Governo

“Il problema delle emergenze-urgenze è un problema nazionale. Stiamo vedendo una chiusura e una migrazione anche di personale dalle emergenze-urgenze verso altri reparti o addirittura fuori delle strutture pubbliche. È un problema che abbiamo sollevato più volte a livello nazionale perché sicuramente serve un riconoscimento intanto economico verso chi lavora nelle emergenze-urgenze, perché svolge un ruolo molto diverso anche rispetto agli stessi colleghi e agli operatori di quei reparti”. Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, dopo che diversi operatori del Pronto soccorso di Cattinara a Trieste hanno manifestato in una lettera pubblica le difficoltà relative alle condizioni di lavoro.

Parlando a margine di un incontro, Fedriga ha sottolineato che “un medico che lavora in un altro settore ha la possibilità per esempio di fare attività intramoenia, non ha i turni estenuanti che molte volte” si registrano in pronto soccorso “e questo sicuramente è un tema che noi stiamo affrontando anche come Conferenza delle Regioni nei confronti con il Governo”.     

Tra gli altri temi da trattare, secondo il governatore del Fvg c’è anche la carenza di medici e infermieri: “Le specializzazioni necessarie per formare nuovi medici sono già aumentate”, ma “i tempi di formazione non sono immediati, quindi che avremmo avuto grandi difficoltà era evidente e l’abbiamo detto con grande chiarezza. Oltretutto in un sistema estremamente stressato dalla pandemia. E poi c’è sicuramente da affrontare il tema della medicina del territorio per la quale non è stato raggiunto un accordo nazionale”. 

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