Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Friuli CentraleIn evidenzaSociale

Santa Maria la Longa. Convegno per gli 80 anni del Piccolo Cottolengo

Da 80 anni il Piccolo Cottolengo di Santa Maria la Longa è al fianco delle persone disabili. Una realtà nata per volontà di mons. Guglielmo Biasutti, friulano studioso di storia aquileiese, e fino al 2020 gestito direttamente dai sacerdoti “Figli della divina provvidenza”, congregazione fondata da San Luigi Orione (oggi gli orionini si avvalgono di figure laicali per continuare la loro missione, anche con tre religiose presenti). Un anniversario che coincide proprio con i 20 anni dalla canonizzazione di San Orione e 120 dalla nascita di mons. Biasutti, fondatore anche dell’Istituto Salesiano Bearzi di Udine. Una convergenza di tre eventi che il Piccolo Cottolengo e l’Arcidiocesi di Udine vogliono ricordare con il convegno dal titolo “Solo la carità salverà il mondo”, in programma venerdì 17 e sabato 18 maggio, ospitato proprio a Santa Maria la Longa, nella struttura che oggi accoglie circa 120 persone, in particolare adulti disabili cognitivi, avvalendosi di uno staff di 110 persone.

«Il ricordo di San Orione si inserisce nella volontà di ritornare alle sorgenti motivazionali del nostro impegno, che sono la carità, l’attenzione all’altro, l’apertura alle forme di bisogno più disparate», afferma Francesco Cojaniz, responsabile della struttura. Ecco allora che la “due giorni” proposta diventa l’occasione per porre l’attenzione su queste due figure fondamentali nel campo della carità. «Laddove c’era un dolore il cuore di San Orione si muoveva immediatamente e speriamo che anche il nostro, oggi, sia capace di fare altrettanto – prosegue –, ricordando anche mons. Biasutti e il lavoro che ha svolto per le situazioni di sofferenza. Proprio lui, quando pensava alla Fondazione Piccolo Cottolengo e a Santa Maria la Longa, desiderava che questa località diventasse “una cittadella della carità”».

Il convegno a loro dedicato, dunque, è proposto come momento commemorativo, ma anche per guardare avanti. «Il loro esempio può dirci ancora qualcosa di importante perché c’è grande bisogno di scoprire come la carità possa diventare la chiave che apre cuori, favorisce dialoghi tra situazioni diverse, offrendoci pure una prospettiva per affrontare le nuove sfide», evidenzia Cojaniz. Si parlerà anche di «carità anche come esperienza di conversione in una Chiesa che la pone al centro di percorsi esperienziali, soprattutto rivolti ai giovani – aggiunge il direttore del Piccolo Cottolengo –; su questo tema abbiamo trovato grande interesse e sostegno da parte di mons. Andrea Bruno Mazzocato, col quale abbiamo condiviso il progetto del convegno».

Il programma del convegno

Il “filo diretto” tra San Orione e mons. Biasutti si apre il 17 maggio alle ore 9 e, dopo i saluti, prevede l’intervento di don Giovanni Carollo, direttore della Provincia religiosa Madre della Divina Provvidenza-San Orione, assieme a suor Carla Tonelli, delle Piccole Suore missionarie della carità di don Orione, che si soffermeranno sulla “Cultura della carità” del Santo e sulla storia del Piccolo Cottolengo. Quindi, l’insegnante Fabiana Iaconcig e don Lorenzo Teston, direttore del Bearzi, affronteranno il tema “Gugliemo Biasutti: evangelizzare mediante cultura e carità”, mentre Roberto Franchini della Provincia Religiosa Madre della Divina Provvidenza curerà l’intervento “Leggere i segni del tempo: la carità nel tempo di oggi”. Sabato 18, dalle 9, saranno proposte testimonianze di chi opera nel campo della carità. Con suor Veronica Amata Donatello, direttrice del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità della Cei, si parlerà della “Carità nella Chiesa italiana di oggi”; con mons. Ivan Bettuzzi, delegato episcopale per la Pastorale della Diocesi di Udine, del tema “Caritas Christi urget nos: il linguaggio della carità nell’azione pastorale”.

A seguire, moderata da don Luigi Gloazzo, direttore della Caritas diocesana di Udine, è proposta la tavola rotonda “La carità nella Chiesa diocesana: identità, significato e sfide delle opere segno”, con la partecipazione di don Giuseppe Faccin, del Centro solidarietà giovani “Micesio” di Udine, Vittorino Boem, della Fondazione Casa dell’Immacolata di don Emilio de Roja, Andrea Bellavite del Centro di accoglienza Balducci di Zugliano, Aldo Galante della Comunità Piergiorgio di Udine e don Stefano Pegorin della Viarte di Santa Maria la Longa. A chiudere il convegno – che è aperto alla partecipazione di tutti –, Davide Gandini dell’Area strategica e formazione della Provincia religiosa Madre della Divina Provvidenza-San Orione.

Monika Pascolo

Articoli correlati