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Pedemontana

Savorgnano. Dopo 81 anni il saluto delle Suore francescane

È una storia lunga – che affonda le radici nel 1944 – quella che lega la comunità di Savorgnano, e più in generale il territorio di Povoletto, alle suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore di Gemona. Storia che oggi – come in molti altri casi – si interrompe in ragione dell’assottigliarsi delle vocazioni e dell’avanzare dell’età delle suore. Fautore del loro arrivo fu don Luigi Ciani che diventò parroco di Povoletto nel 1943. Già l’anno successivo – racconta Ugo Gangheri – il sacerdote si adoperò per dare avvio a un asilo infantile, pensando subito di coinvolgere delle suore per la sua gestione. Dopo alcuni tentativi con esito negativo, a dargli la propria disponibilità furono le suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore di Gemona.

«Due suore, accompagnate dalla Madre Superiora – racconta Gangheri –, arrivarono in treno a San Pelagio il 3 giugno 1944. Da quel momento in poi furono una grande risorsa per le nostre comunità, una ricchezza di fraterna condivisione. Il loro impegno fu molteplice, ad esempio, negli anni Cinquanta e Sessanta organizzarono corsi di ricamo e cucito per le ragazze e le giovani donne delle comunità, soprattutto il loro ruolo fu importantissimo nel periodo che seguì il terremoto del 1976».

È però l’asilo, dunque l’impegno educativo, il loro grande contributo alla crescita della comunità. Fino agli anni duemila, infatti, le suore lo hanno gestito in autonomia, con il solo aiuto di una cuoca, gradualmente poi si sono fatte affiancare da un corpo insegnante laico. Negli ultimi anni si erano limitate all’insegnamento della religione, oltre che ad un aiuto a tutto campo nei molteplici bisogni dei bambini.

«Le suore – sottolinea il parroco, don Giuseppe Riva –, hanno sempre fattivamente collaborato con il parroco pro tempore per sostenere e aiutare la collettività, prima con don Ciani, poi con don Alessandro Giacomini, don Giovanni Driussi, don Giuseppe Ribis, fino a me. Sono state un punto di riferimento per il catechismo, per i gruppi giovanili, per il sostegno alle famiglie e agli anziani, per l’accoglienza e la carità. Per non dire della presenza notevole per le persone ammalate. Tutto sempre con grande disponibilità. Le comunità di Savorgnano, Primulacco, Marsure, Ravosa, Magredis e Bellazoia sono dunque riconoscenti alle suore che in questi 81 anni hanno dato il loro encomiabile apporto. Un sentito ed affettuoso saluto alle ultime sorelle che con grande spirito generoso e caritatevole hanno collaborato in questi anni».

Anna Piuzzi

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