«Rischiamo di cominciare il prossimo anno scolastico con cattedre e posti vuoti e un nuovo esercito di precari». È il segretario della UIL Scuola del Friuli-Venezia Giulia, Ugo Previti, a tracciare la situazione del mondo scolastico regionale, con uno studio effettuato sulle domande di pensionamento e sulle richieste di quota 100 già presentate: 786 al momento, tra docenti e personale Ata.
Sono quasi 800, tra docenti e personale amministrativo, le persone impiegate nel mondo della scuola del Friuli-Venezia Giulia pronte ad andare in pensione alla fine del prossimo anno scolastico. E con il suono della nuova campanella a settembre 2020, se non si sbloccherà l’attuale situazione di “impasse”, “si rischia di cominciare il prossimo anno scolastico con cattedre e posti vuoti e un nuovo esercito di precari”. È il segretario della UIL Scuola del Friuli-Venezia Giulia, Ugo Previti, a tracciare la situazione del mondo scolastico regionale, con uno studio effettuato sulle domande di pensionamento e sulle richieste di quota 100 già presentate. Tra docenti e personale Ata, al momento, sono 786 le domande già presentate su tutto il territorio regionale. Tra questi le richieste di quota 100 incidono per circa il 35% del totale.
Da qui l’urgenza di ribadire la richiesta, già manifestata a livello nazionale, di convocare i tavoli già definiti trovare soluzioni che consentano di uscire dall’attuale situazione di stallo e risolvere i problemi che quotidianamente attanagliano le istituzioni scolastiche. A cominciare dalla questione del precariato, con il bando dei due concorsi straordinario e ordinario di cui si attende l’emanazione, per arrivare al rinnovo dei contratti. “Altrimenti non si farà altro che aggravare il problema del precariato – ipotizza Previti – con il rischio di cominciare il prossimo anno ancora con molte cattedre vuote e senza personale amministrativo”. A rendere la situazione ancor più grave, precisa Previti, “è il fatto che le attuali uscite previste andranno a sommarsi ai pensionamenti già registrati nella scuola negli ultimi anni”. “Fino a che non partono i concorsi rischiamo di avere ancora molti supplenti e questo comporta mancanza di stabilità in una scuola che, ancora oggi, nonostante le difficoltà e grazie all’impegno di tutto il personale, è fiore all’occhiello nazionale in tutti i settori”, aggiunge ancora Previti spiegando che il problema non è regionale, “non riguarda né l’Ufficio scolastico né la Giunta”, ma attiene “al livello nazionale”.
I DATI DEI DOCENTI. Secondo i dati raccolti dalla UIL Scuola Fvg, il prossimo anno saluteranno le classi 600 docenti: 79 nella scuola dell’infanzia (6 a Gorizia, 17 a Pordenone, 5 a Trieste e 51 a Udine), 205 alle primarie (22 a Gorizia, 55 a Pordenone, 28 a Trieste e 100 a Udine), 97 nelle secondarie di primo grado (14 a Gorizia, 20 a Pordenone, 24 a Trieste e 39 a Udine) e 219 nelle secondarie di secondo grado (29 a Gorizia, 49 a Pordenone, 55 a Trieste e 86 a Udine). Tra loro hanno fatto richiesta di accedere a quota 100, ben 213 docenti. Gli altri lasceranno con istanza di cessazione dell’attività.
Le classi di concorso in cui si registrano gli esodi riguardano, in particolare, nella secondaria di primo grado: la classe A001 (arte e immagine) con 6 pensionamenti, la A022 (italiano, storia e geografia) con 26 docenti pronti a lasciare, la A028 (matematica e scienze) con 17 addii, la A030 (musica) con 13, la A049 (scienze motorie e sportive) con 8 pensionamenti. In queste materie saluteranno la scuola docenti di tutte e quattro le province. Pensionamenti ci saranno anche nelle classi di concorso A060 (tecnologia), A070 (italiano nelle scuole di lingua slovena), A071 (sloveno) , nonché di lingua straniera, con francese, inglese (9 su tutte e 4 le province) e tedesco.
Nelle secondarie di secondo grado ci saranno pensionamenti in 47 classi di concorso tra materie e laboratori. Il maggior numero di pensionamenti riguarderà le materie lettere e latino nei licei (12) e lettere negli istituti di istruzione secondaria (25) , seguite da matematica (6) e matematica e fisica (5). Numerosi anche gli addii tra gli insegnanti di scienze motorie (29) e scienze naturali e chimica (23).
“La situazione è particolarmente grave perché vi sono alcune classi di concorso in cui le graduatorie sono esaurite”, spiega Previti citando ad esempio in particolare le materie tecniche come matematica e informatica. “Ma anche all’infanzia e alla primaria le graduatorie sono esaurite e si cercano supplenti con le messe a disposizione”, continua il segretario della UIL Scuola FVG rimarcando la richiesta del sindacato di risolvere la situazione del precariato, bandire i concorsi e stabilire nuovi percorsi abilitanti.
I DATI DEL PERSONALE ATA. A lasciare le scuole del Friuli Venezia Giulia saranno anche 186 unità di personale Ata (29 a Gorizia, 48 a Pordenone, 23 a Trieste e 86 a Udine). Andranno in pensione 6 direttori dei servizi generali e amministrativi, 14 assistenti amministrativi e 21 assistenti tecnici, ben 124 collaboratori scolastici e 1 guardarobiere.
“Il concorso per Dsga – chiarisce Previti – è in fase di svolgimento. Le correzioni stanno proseguendo e si spera di avere gli esiti definitivi entro marzo per conoscere chi ha superato la prova scritta”. Il concorso in atto, per la UIL Scuola FVG, non sarà ancora risolutivo. “Chiediamo con forza un concorso riservato per gli assistenti amministrativi che in questi anni hanno ricoperto il ruolo di Dsga come facenti funzione. E’ grazie a loro, al loro impegno e al loro contributo – conclude Previti –, che in questi anni siamo riusciti a mandare avanti le scuole”.