Il 21 settembre è stata celebrata la Giornata mondiale dell’Alzheimer, occasione per riportare l’attenzione su una malattia che stravolge la vita dei pazienti e di chi gli sta accanto. Secondo i dati forniti dall’Istituto superiore di sanità (Iss) si stima che in Italia oggi ci siano circa 1,2 milioni di casi di demenza tra gli over 65enni e circa 24 mila casi tra chi ha dai 35 ai 64 anni. Un tema, dunque, quanto mai attuale: è per questo che l’Azienda pubblica di servizi alla persona Opera Pia Coianiz di Tarcento, in collaborazione con la Pieve arcipretale San Pietro Apostolo, l’Unità territoriale della Croce Rossa Italiana di Udine e l’associazione Alzheimer, col patrocinio del Comune di Tarcento, promuovono una serie di incontri con l’intento di approfondire la conoscenza della malattia nei suoi vari stadi e di fornire indicazioni utili alle famiglie che si trovano a gestire quotidianamente un caro con disturbo cognitivo.
Il progetto, dal titolo «Alzheimer e malattie neurodegenerative», curato dalla neuropsicologa Sara Boscarol, prende il via sabato 11 ottobre, allo Spazio artistico culturale dell’Opera Pia (in via Pietro Coianiz, 8), alle 15, con l’appuntamento «Conoscere ed accogliere» durante il quale si parlerà del percorso che porta da una malattia non voluta ad un cambiamento accettato e progettato e di come, tutte le persone coinvolte, possano imparare a orientarsi verso sentimenti positivi.
Il secondo evento è in programma sabato 18 ottobre (sempre alle 15) e il tema affrontato sarà «Vivere con la demenza. Conoscere la malattia» aiutati dall’esperta a capire in cosa consiste il declino cognitivo causato da demenze e quali sono le ripercussioni sul comportamento. Il terzo incontro, venerdì 24 ottobre, alle 15, sarà incentrato sul «Favorire l’autonomia nella gestione quotidiana», con consigli su come affrontare la quotidianità e supportare il mantenimento delle abilità residue.
I promotori invitano alla partecipazione agli appuntamenti l’intera comunità, evidenziando che l’intento – oltre a porre l’attenzione su una malattia che coinvolge sempre più persone e familiari che spesso si sentono soli nell’affrontare ogni giorno con coraggio tante difficoltà e sfide complesse – di “aprire” la Casa di riposo alla comunità quale luogo di incontro e pure di interazione con gli ospiti.
Monika Pascolo