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Tarvisio. Con la Parrocchia e il Cai in cammino nell’abbraccio delle Alpi per ri-scoprirsi

Riscoprire se stessi con l’aiuto della Parola di Dio, in cammino, nell’abbraccio incantato delle Alpi. È quanto propone la Parrocchia di Tarvisio con il ciclo di escursioni “Ri-scoprirsi in cammino” promosso nell’anno del Giubileo in collaborazione con il locale gruppo Cai. Il primo di cinque appuntamenti è fissato per lunedì 2 giugno con ritrovo alle 7.45 subito dopo l’abitato di Valbruna, all’inizio del sentiero CAI 607. 700 metri il dislivello da affrontare in circa 5 ore di percorso, fino a raggiungere Cappella Zita (quota 1515 metri) con il suo incantevole panorama che spazia su Monte Lussari, Cima del Cacciatore, Osternig, Monte Sagran, Monte Cocco e Acomizza. Seguiranno le seguenti escursioni: Val Bartolo-Sella Canton (14 giugno), Madonna della neve – Osternig (28 giugno), Sentiero delle croci – Lussari (12 luglio), Valbruna Sella Prasnig (26 luglio).

Cappella Zita

Ad accompagnare i fedeli, oltre alla guida del Cai, ci sarà il parroco di Tarvisio, don Emanuele Paravano. «Ri-scoprirsi in cammino è una iniziativa che vuole unire tutte le facoltà umane, alla ricerca del senso profondo dell’esistenza – spiega –. Spesso, l’uomo di oggi è scisso tra mente e corpo, nella distanza tra la sua progettualità e la realtà che gli si impone come un dato di fatto ineludibile e, alcune volte, frustrante. Di fronte a questa evidenza, si possono attuare diverse “vie di fuga” tra conscio e inconscio; emerge così, che il vero problema è la cultura dominante che propone modelli antropologici che non tengono conto della preziosità dell’uomo a partire dalle sue parti più fragili». Invece l’uomo, prosegue don Paravano, «proprio grazie alla sua finitudine può cogliere l’occasione perché ogni giorno sia speso nel migliore dei modi, secondo una prospettiva cristiana di vita che non terminerà con la morte corporale».

Ci si può ri-scoprire proprio a partire dall’essenzialità del cammino in montagna? «Certamente – risponde il parroco –: la fatica della salita, il caldo e il freddo, lo zaino da portare, aiutano l’uomo a fare sintesi, liberando la mente da tutto ciò che non è autentico». Ma, fino a questo punto, si potrebbero incontrare molte esperienze che, attraverso il contatto con madre natura, permettono di ritrovare un certo equilibrio interiore.

«Ciò che proponiamo nel nostro cammino è un approccio biblico – chiarisce il sacerdote –: non siamo vagabondi con la mèta dentro noi stessi (principio e fine di ogni viaggio), siamo pellegrini, con una mèta fuori da noi, irraggiungibile, e, per questo motivo, occasione di meraviglia ad ogni svolta oltre la nostra volontà di potenza. Un po’ come il popolo d’Israele, cerchiamo, assieme, la Terra Promessa, camminando nei deserti della vita, che, da soli, sarebbero luoghi di morte».

«L’esperienza della paura di ciò che sfugge al proprio controllo e della ricerca di sicurezza sono temi centrali che attraversano tutta la Bibbia e mostrano il cammino dell’uomo dalla schiavitù del peccato verso la libertà interiore – conclude don Paravano –. Procederemo, quindi, accompagnati dalle grandi vicende narrate nel Pentateuco, attualizzando il punto di partenza (qual è il nostro Egitto di oggi), cercando la risposta che già conserviamo nel nostro cuore, di dove sia la nostra Terra Promessa che già ora, Dio, desidera donarci».
Valentina Zanella

Come partecipare

Per partecipare alle escursioni è necessario essere soci Cai o fare l’assicurazione giornaliera che verrà proposta, e prenotarsi scrivendo una mail a: parrocchia.tarvisio@gmail.com
In caso di maltempo le date delle escursioni potrebbero variare.

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