Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
ChiesaMontagna

Tarvisio: in un incontro la “ricetta” delle escursioni di spiritualità di «Ri-scoprirsi in cammino»

Lo scorso 12 agosto in Piazza Unità a Tarvisio si è svolto un incontro sul progetto “Ri-scoprirsi in Cammino” promosso dalla Parrocchia di Tarvisio, su iniziativa del Parroco don Emanuele Paravano e della sezione locale del C.A.I. (Club Alpino Italiano), che ha visto un ciclo di 6 escursioni effettuate tutte in Val Canale, nell’anno del Giubileo, volte a riscoprire sé stessi con l’aiuto della Parola di Dio, in cammino, nella meravigliosa cornice delle Alpi. Un incontro, tra esperienze, testimonianze e melodie per scoprire la montagna come luogo di bellezza, sfida e rinascita interiore. Il cammino, infatti, è inteso come una metafora della vita e aiuta l’uomo a ritrovarsi prima nel corpo e, poi, nello spirito.

Oltre a don Emanuele Paravano, sono intervenuti: padre Ivan Agresta sj, gesuita, formatore presso il Pontificio Seminario Campano Interdiocesano di Posillipo; Luca Onofrio, direttore della Scuola Operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e alcuni partecipanti alle escursioni che hanno portato le loro testimonianze.

Il tutto è stato allietato da intermezzi musicali alla chitarra da Sveva Della Mea.

Il parroco di Tarvisio, don Emanuele Paravano ha ribadito nel suo intervento: «Ri-scoprirsi in cammino è una iniziativa che vuole unire tutte le facoltà umane, alla ricerca del senso profondo dell’esistenza. Spesso, l’uomo di oggi è scisso tra mente e corpo, nella distanza tra la sua progettualità e la realtà che gli si impone come un dato di fatto ineludibile e, alcune volte, frustrante. Di fronte a questa evidenza, si possono attuare diverse “vie di fuga” tra conscio e inconscio; emerge così, che il vero problema è la cultura dominante che propone modelli antropologici che non tengono conto della preziosità dell’uomo a partire dalle sue parti più fragili».

I vari interventi hanno fornito interpretazioni e riflessioni alla domanda: “Ci si può ri-scoprire proprio a partire dall’essenzialità del cammino in montagna?” Padre Ivan Agresta ha accennato al valore terapeutico dell’incontro con sé stessi e l’altro, fatto di integrazione delle varie dimensioni della persona (fisica, biologica, psichica e spirituale), condivisione, nonché al concetto di montagna legato al risveglio dell’anima e allo sviluppo spirituale dell’uomo che attraverso il “silenzio interiore” si apre al novità e all’Altro. La fatica della salita, il caldo e il freddo, lo zaino da portare, aiutano l’uomo a fare sintesi, liberando la mente da tutto ciò che non è autentico.

Ha proseguito don Emanuele Paravano: «Ciò che è stato proposto in questi cammini è un approccio biblico: non siamo vagabondi con la mèta dentro noi stessi (principio e fine di ogni viaggio), siamo pellegrini, con una mèta fuori da noi, irraggiungibile, e, per questo motivo, occasione di meraviglia ad ogni svolta oltre la nostra volontà di potenza”.

Un nuovo ciclo di escursioni autunnali è già in programmazione.

Articoli correlati