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Montagna

Telefonia. La montagna resta ancora out

«La Regione ha fatto tutto quanto è nelle sue possibilità per migliorare la connettività telefonica e digitale del territorio regionale, anche nelle aree più emarginate; ora serve un’assunzione di responsabilità da parte degli operatori telefonici la cui logica finora è stata solo quella dell’opportunità di mercato». È il messaggio che l’assessore regionale al Patrimonio e servizi informativi, Sebastiano Callari, ha portato al tavolo coordinato dal Prefetto di Udine, Domenico Lione, attorno a cui si sono riuniti i sindaci della Val Canale, Alta Val del Torre, Valli del Natisone e Cividalese, Collinare, Carnia, i rappresentanti dei principali operatori telefonici e di fornitura di connessione Internet e i tecnici della Regione.

Callari ha invitato i Comuni a individuare le aree pubbliche in cui la Regione potrà installare, con fondi propri, tralicci da mettere a disposizione degli operatori per l’installazione degli apparati di connessione. «Per questa misura abbiamo stanziato 2,5 milioni di euro, per cui invito i Comuni a svolgere quanto prima la mappatura delle aree disponibili. Parallelamente è necessario però che gli operatori di telefonia rispondano alle sollecitazioni di cittadini e imprese anche nelle aree a minor vantaggio di mercato».

A tal fine l’assessore ha espresso il proposito di «stimolare una discussione in Parlamento che porti alla definizione di un progetto di legge che incentivi gli operatori, fino al punto di escluderli dal mercato se non si assumono una quota di responsabilità sociale nelle aree non coperte dal segnale telefonico o dalla connettività dati».

Callari ha poi ricordato che il piano Italia 5G sta procedendo anche se con un impatto limitato perché gli operatori non hanno aderito a gran parte della copertura messa a bando. «Nell’ambito della Conferenza delle Regioni stiamo chiedendo che la misura portata avanti dal Fvg, con Emilia Romagna e Toscana divenga strutturale e sia finanziata con fondi statali», ha aggiunto Callari. Infine, l’assessore ha proposto un progetto di estensione delle diramazioni della rete pubblica presente nei municipi per portare il segnale attraverso la fibra della rete regionale.

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