Si è ripresentata nel suo antico splendore, dopo il restauro, la chiesa di S. Caterina, per accogliere la Madonna del Carmine. E domenica 21 luglio Tolmezzo ha rinnovato la festa che ha origine addirittura nel 1627. Il voto, fatto allora contro la peste, è stato rinnovato – attraverso la devozione popolare – dal parroco mons. Angelo Zanello, contro le pesti di oggi. In poche ore, un gran numero di volontari ha pulito la chiesa, dopo il restauro. Molto partecipata la liturgia di riapertura, e la processione ha registrato un seguito davvero popolare. Il celebrante era accompagnato dal Sindaco, a testimonianza della collaborazione fra le due istituzioni, come ha sottolineato anche don Zanello. La celebrazione è stata un momento centrale della storica Festa del Borgat, organizzata dall’Aps Gruppo Shanghai, in sinergia e collaborazione con la Nuova Pro Loco di Tolmezzo, il Comitato “Borgat”, gli “Amici di Sant’Ilario” e il “Collettivo Pandora Station” e con il determinante contributo della Città di Tolmezzo.
Tra le tante curiosità di questo appuntamento, è da ricordare che dopo gli anni cinquanta del secolo scorso si affermò l’incontro tra “Siors e Puars”, ovvero un dialogo/scontro di battute in lingua carnica tra i ”Signori del Borgo Chiavris” e i “poveri del Borgo Borgat. La riappacificazione avveniva attraverso lo scambio del fazzoletto da parte del Puar al Sior, per asciugare la fronte dei sudori per non aver mai lavorato, e la “baguline” (bastone) che il Sior regala al Puar affinché abbia un appoggio per le fatiche della vita.
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