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Torna “Ville aperte”, il racconto di secoli di storia e arte

Da 18 anni i sei comuni di Buttrio, Corno di Rosazzo, Manzano, Pradamano, Pavia di Udine e San Giovanni al Natisone si sono associati e grazie alla collaborazione con Itineraria danno vita alla manifestazione “Ville Aperte”, che si svolgerà domenica 19 ottobre dalle 10 alle 18. Saranno visitabili ville e chiese, spesso non aperte al pubblico. «Luoghi che abbiamo voluto valorizzare – ha spiegato l’assessore alla cultura di Manzano, Silvia Parmiani – perché custodi della nostra identità e che raccontano secoli di storia e di arte».

Sono stati scelti 12 monumenti che custodiscono un patrimonio di storia, arte, fede strettamente legato al paesaggio. Nella presentazione dell’iniziativa, Maria Paola Frattolin, presidente dell’Associazione itineraria, ha spiegato che la villa non è solo una residenza, ma anche un’azienda agricola e un luogo per coltivare pubbliche relazioni. Ville, chiese e parchi saranno illustrati gratuitamente in ogni sito da due guide autorizzate illustrando non solo le vicende storico artistiche, ma anche la storia delle famiglie che le abitarono tramandandole fino a noi.

A Buttrio si potrà visitare Villa di Toppo Florio con il suo scenografico parco terrazzato ricco di reperti archeologici collezionati da Francesco di Toppo, che li aveva scoperti nei suoi possedimenti di Aquileia. Nell’Ottocento la villa passò alla famiglia Florio e poi nel 1947 allo stato italiano per farvi un collegio per i mutilati, mentre attualmente ospita il Museo della Civiltà del Vino del Friuli-Venezia Giulia. Nel centro di Buttrio sarà invece aperta la chiesetta di Santo Stefano Protomartire, sorta su un sacello romano, e dipinta con le immagini di santi e committenti.

Villa Toppo a Buttrio

A Manzano villa Romano ha origini cinquecentesche, anche se si trasformò nel tempo in una villa signorile che spesso ospita eventi e cerimonie, accanto sarà visitabile la chiesa settecentesca di San Tommaso. Anche a Corno di Rosazzo Villa Nachini Cabassi ha saputo trasformarsi nel tempo: costruita nel ‘700 fu donata al grande costruttore d’organi Pietro Nachini, l’architetto Giovanni Battista Cabassi la acquistò nel 1817 dandole un aspetto neoclassico e ristrutturata dall’arch. Paolo Coretti ospita il consorzio dei Colli Orientali del Friuli. La vicina chiesa di Santa Maria del Rosario ospita un prezioso organo restaurato da Franceesco Zanin.

Villa Romano a Manzano

A Pavia di Udine la seicentesca Villa Agricola Pighin ha conservato il suo carattere di azienda vitivinicola: sarà possibile visitarne il parco ottocentesco, la cappella gentilizia dei santi Vitale e Agricola e poco lontano a Risano la cinquecentesca chiesetta della Santissima Trinità con il suo rutilante presbiterio affrescato.

A Pradamano la neoclassica Villa Giacomelli realizzata con il suo parco da Andrea Scala, uno dei più famosi architetti dell’Ottocento friulano, è l’ultima villa veneta costruita in Friuli e ospita dipinti di Ippolito Caffi e statue di Vincenzo Luccardi. A Lovaria sarà aperta la settecentesca Villa Merlo Dragoni, con torri ottogonali che fingono un immaginario medioevo.

Villa Giacomelli a Pradamano

Ultima tappa a San Giovanni al Natisone con la settecentesca Villa de Brandis e il suo magnifico parco all’inglese ricco di acque attribuito all’agronomo Giuseppe Rho. Sempre all’insegna dell’architetto Andrea Scala la vicina Tenuta Bigozzi la cui villa, aggiuntasi solo quest’anno all’elenco delle ville aperte, fu affrescata illusionisticamente dall’architetto.

Gabriella Bucco

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