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Tumori al seno, 1500 nuovi casi all’anno in Fvg. Screening e abitudini sane salvano la vita

È la neoplasia che colpisce di più le donne, pari al 30 per cento circa del totale dei tumori femminili, ma è anche una neoplasia con altissima percentuale di guarigione. Ciononostante i nuovi casi di tumore al seno in Italia sono 55 mila ogni anno, tra i 1.300 e i 1.500 in Friuli-Venezia Giulia, a seconda degli anni. A ricordarlo, intervistata da Radio Spazio nel mese di ottobre, tradizionalmente dedicato alla prevenzione dei tumori femminili, è la dottoressa Carla Cedolini, direttrice dell’unità Senologica dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, che opera nell’ospedale S. Maria della Misericordia di Udine. L’intervista completa si può leggere sulla Vita Cattolica dell’8 ottobre 2025

Screening anche prima dei 45 e dopo i 75 anni

«Il picco dei casi si concentra tra i 45 e i 65 anni, ma ciò non significa che non ci si ammali prima o dopo quell’età. Per questo – si raccomanda la dottoressa –, sebbene lo screening regionale si fermi a 75 anni (è comunque uno dei più ampi in Italia), è bene che le donne, ogni 2-3 anni, continuino a sottoporsi alla mammografia anche dopo quell’età».

Stile di vita, i comportamenti da adottare

In termini di stile di vita, la dott.ssa Cedolini ha consigliato quali comportamenti adottare per scongiurare il rischio tumore: «Azzerare il fumo, ridurre il consumo di alcol, fare movimento, cercare di mantenere il peso sotto controllo. Sembrano cose banali, ma sono quelle che fanno in assoluto la differenza riguardo alla possibilità di ammalarsi perché sono queste abitudini che permettono al nostro organismo di potenziare le proprie difese, senza la necessità di farmaci». In che percentuale incidono sulla possibilità di ammalarsi? «Per più del 30% – risponde Cedolini –. Per un altro 30% circa incide la genetica, poi c’è una quota di imponderabile». Altrettanto importante è la prevenzione secondaria, che consiste nello screening: «eseguire regolarmente le mammografie, rispondere all’invito della Regione. Quando la diagnosi è precoce sicuramente le cure saranno più efficaci».

 

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