«Le mostre di Illegio vogliono proporre incantevoli casi di studio, ma anche meditazioni che possono aiutare le persone a pensare, a vivere, ad affrontare il presente. Una meditazione sulla virtù del coraggio è sempre attuale e significativa. Ancora di più in questo momento storico, in cui il mondo è sottosopra sia per la follia di pochi criminali, sia per l’inerzia di molti. Il coraggio è quindi necessario per avvicinare il mondo più alla giustizia che al disastro». Così don Alessio Geretti, curatore delle mostre di Illegio, ha presentato a Radio Spazio la mostra che martedì 18 giugno, alle 18, aprirà i battenti nel piccolo centro carnico, frazione di Tolmezzo, e che avrà per tema proprio “Il Coraggio”. La mostra sarà visitabile fino al 3 novembre.
Inaugurazione con Dargen D’Amico
All’inaugurazione della mostra 2024 – la ventesima edizione delle Mostre di Illegio – parteciperà anche il cantautore Dargen D’Amico, partecipante all’ultimo Festival di Sanremo. «L’artista – spiegano gli organizzatori – ha colto il fascino del miracolo di Illegio, un piccolo borgo montano che scommette sulla bellezza e ha ribaltato la sua sorte lanciando un forte messaggio di speranza».
Dargen interverrà con una riflessione su arte e coraggio, lasciando anche risuonare il cuore dopo la visita della mostra che percorrerà in anteprima. Quest’anno il cantautore era ritornato sul palco dell’Ariston dopo due anni, quando presentò il tormentone Dove si balla, una delle canzoni più ascoltate del panorama musicale italiano recente – certificato ben sei volte disco di platino –. Dargen D’Amico si è presentato all’ultimo Festival della Canzone Italiana con la sua canzone, Onda alta, che parla di chi, in cerca di salvezza, ha il coraggio di rischiare la vita per attraversare un mare che non perdona, e pensando anche alle guerre che colpiscono i bambini ha voluto consegnare un appello forte: davanti a questi orrori, «la storia e Dio non accettano la scena muta!».
Una lettera di Papa Francesco
Don Geretti ha anche annunciato di aver ricevuto da Papa Francesco una lettera personale, che sarà letta all’inaugurazione, in cui il pontefice esprime il suo grande apprezzamento «per il miracolo della Provvidenza» che sono le mostre di Illegio, incoraggiando gli organizzatori a procedere con determinazione sulla «via della bellezza». «Un segnale che onora il Friuli intero – ha aggiunto il curatore – perché esprime la fede di una comunità».
La mostra 2024
A Illegio sarà esposta una quarantina di opere, di cui undici di collezioni private e quindi non visibili normalmente, ma tutte di grande qualità. Le più antiche sono un’anfora e una navicella in oro sbalzato, opere greche del VI secolo, la più recente è una sfera bronzea di Arnaldo Pomodoro del 1975. La mostra si articolerà in sei sezioni e, come ricorda don Geretti, «Sorprenderà per la qualità delle opere esposte e per i colpi di scena di bellezza». Tra le opere si potranno ammirare un San Sebastiano del Perugino, la “Presa di Criston nell’orto degli ulivi” di Caravaggio, “Luisa Sanfelice in carcere” di Gioacchino Toma, un acquerello di Vasilij Kandinskij, una sfera di Arnaldo Pomodoro.