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Medio Friuli

Un pellegrinaggio tra 5 comunità che rinsalda il legame “di là e di cà da l’aghe” del Tagliamento

Due comunità con le loro cinque Parrocchie. E tra loro il Tagliamento. «Ma il fiume non ci divide», affermano. La conferma arriva dal pellegrinaggio che, con grande emozione e partecipazione, si è vissuto sabato 9 agosto, su antichi percorsi lungo quel corso d’acqua che non si vuol vivere come confine, «bensì come incontro, dialogo e condivisione».

Ecco allora che le comunità “di cà e di là da l’aghe” hanno sperimentato l’esperienza in cammino e in preghiera – chiamata “Progetto Tagliamento. Cammini nell’antica Plebs di Cosa” –, con il proposito di ridare vita a quel “ponte” che fino a due secoli fa era suggellato dall’appartenenza alla stessa Diocesi – quella di Concordia –, oltre che all’antica Pieve di San Giorgio della Richinvelda.
Di buon mattino, zaino in spalla, i pellegrini delle Parrocchie di San Martino al Tagliamento e Arzene, accompagnate dal parroco arzanese don Daniele Rastelli, hanno raggiunto un tratto di fiume attraversabile, dirigendosi poi dalle comunità “gemelle” dell’altra sponda, dove sono stati accolti da alcuni rappresentanti di Rivis e Turrida, con il parroco don Paolo Budai.

Gli amici giunti da “di là da l’aghe”, dopo un breve ristoro, sono stati accompagnati alla chiesa di San Girolamo, già intitolata a Santa Margherita (che è anche titolare del principale luogo sacro di Arzene). Qui si è vissuto insieme un momento di preghiera, scandito da canti e da una descrizione storica e artistica del luogo, a cura di Villiam Pagnucco e Gottardo Mitri. Il cammino, con un centinaio di partecipanti, si è poi fatto comune, proseguendo in suggestive aree campestri, con l’accompagnamento delle memorie storiche narrate da Paolo Pressacco. A Turrida è stata visitata la chiesa di San Martino vescovo (titolare pure della chiesa di San Martino al Tagliamento). Il successivo rinfresco offerto dalla Pro Loco di Turrida ha rifocillato i pellegrini prima del ri-attraversamento del greto del fiume.

«Lo spirito dell’iniziativa – tiene a evidenziare Agata Pagnucco, referente del Consiglio pastorale e volontaria della Parrocchia di Rivis – non è quello di un’azione nostalgica, alla rincorsa di una restaurazione di antichi confini, bensì quello di superarli, siano essi naturali o artificiali, aprendo un dialogo tra le comunità».

Al pellegrinaggio che ha unito le due sponde hanno partecipato anche i rappresentanti dei due Comuni: l’assessora Loretta Facchina per San Martino al Tagliamento e la sindaca Debora Donati per Sedegliano.

C’è già in programma un secondo appuntamento, a ottobre. «Anche Papa Leone XIV in uno dei primi discorsi del suo pontificato ci ha invitato ad “… avviare cammini”», sottolinea Agata Pagnucco. Questa volta sarà con avvio “di cà da l’aghe”, a testimoniare che il progetto ha già messo nel fiume salde radici.

Monika Pascolo

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