Dicicassette opere d’arte tratte dal patrimonio culturale del Friuli riprodotte in grandi dimensioni in undici vetrine di cinque negozi vuoti del centro cittadino. Tra le luminarie, le proiezioni e la pista di pattinaggio, tramite la Chiesa udinese la città offre anche un percorso natalizio che parla con la lingua dell’arte figurativa. Sommesso come fu la nascita di Cristo, silenzioso come una proposta sussurrata, ma ricco del significato che solo il Natale sa dare. «È un segno di bellezza che parla di una Speranza incarnata», l’ha definito l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba.
«Questa iniziativa rappresenta un modo concreto per valorizzare il nostro centro storico, unendo cultura, tradizione e attenzione al decoro urbano» ha affermato invece il vicesindaco di Udine, Alessandro Venanzi, che venerdì 5 dicembre ha visitato le vetrofanie con una delegazione dell’Arcidiocesi udinese, assieme al presidente di mandamento di Confcommercio Udine, Rodolfo Totolo. «Grazie alla collaborazione con Confcommercio Udine, le vetrine oggi vuote si trasformano in un percorso artistico che restituisce bellezza ai nostri portici e invita cittadini e visitatori a riscoprire il patrimonio del territorio friulano. Le opere esposte narrano un cammino simbolico, legato al periodo natalizio, che parla di radici, identità e comunità. Ringrazio la Curia e tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto, che dimostra come Udine sappia essere creativa, accogliente e profondamente legata alla propria storia», ha concluso Venanzi.

Un cammino tra le vetrine d’arte
Il percorso inizia al civico 23 di via Vittorio Veneto, dove due immagini tratte dal patrimonio conservato al Museo diocesano di Udine – l’Annunciazione a Maria e il sogno di Giuseppe – conducono all’inizio della vicenda dell’incarnazione di Cristo. Attraversando la strada, all’altezza del civico 30, le immagini riproducono la Visita di Maria a Elisabetta (opere di Cercivento e Bonzicco) e l’evento decisivo della Natività (con dipinti di Castellerio e Gris); nello stesso luogo si trovano anche due Adorazioni dei magi (di Paderno e Castellerio).
Il percorso prosegue poi in via Cavour, sotto i portici del palazzo municipale: accanto all’ex “Contarena”, infatti, trovano spazio due ulteriori vetrofanie dedicate alle Adorazioni dei pastori (opere da Castellerio e dalla Curia) e dei Magi (da Prepotischis).
La centralissima e popolatissima Piazza San Giacomo, poi, nel suo portico nord offre tre ulteriori immagini: la presentazione di Gesù al tempio di Gerusalemme (da Cercivento) e la fuga in Egitto (dalla Curia udinese e da Sauris).
Ultimo passaggio, poco lontano, in via Paolo Sarpi: come il tempo natalizio si conclude con il Battesimo di Gesù, così il percorso delle vetrofanie propone la medesima scena con la riproduzione di due opere del Museo diocesano udinese.

Opere d’arte e non solo
Il giro tra le vetrofanie d’arte può facilmente estendersi anche al portico del palazzo patriarcale di Udine, dove – a sua volta silenzioso e sommesso – sorge il Presepe di Speranza realizzato con le statue del presepe monumentale di Ara e con la collaborazione della Fondazione Casa dell’Immacolata.
Terminato questo giro, niente di meglio di una cioccolata calda e una fetta di panettone in uno dei locali aderenti all’iniziativa solidale che il progetto “Natale in città” offre a sostegno della Casetta a colori, il nido d’infanzia della Caritas diocesana. I locali aderenti sono elencati sul sito www.nataleaudine.it.

Gli eventi della settimana
Oltre alle vetrofanie d’arte – e al Presepe di Speranza, visitabile ogni giorno (tranne il martedì) nel portico del palazzo patriarcale di Udine –, il programma diocesano di “Natale in città” offre questa settimana diversi appuntamenti musicali e culturali. Ogni pomeriggio fino a venerdì 12 dicembre il centro cittadino è allietato dai cori di voci bianche della rassegna itinerante “Atmosfera di Natale”. Dopo le note carniche dello scorso 7 dicembre, domenica 14 dicembre alle 16 nella chiesa di San Cromazio le voci delle Valli del Natisone canteranno il Natale nel concerto “Note della Benecia”, grazie al coro Rečan – Aldo Klodič di Grimacco; lo stesso giorno, ma alle 17.30, la chiesa di Pasian di Prato ospiterà il primo appuntamento di concerti d’organo promossi dall’Accademia organistica udinese, con gli allievi del conservatorio udinese.
Due le conferenze da segnalare: venerdì 12 l’associazione culturale San Marco proporrà «È ancora Natale?», un incontro di approfondimento ecumenico a cui parteciperà l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba. Lunedì 15 dicembre, invece, sarà l’oratorio di Passons ad aprire i battenti per «Lo scandalo dell’incarnazione», a cui interverrà mons. Ivan Bettuzzi.
G.L.













