Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Commento al Vangelo

«Voi stessi date loro da mangiare»

Commento al Vangelo del 22 giugno 2025,
Santissimo Sangue e Corpo di Cristo (Corpus domini)
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 11-17

In quel tempo, Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste.

Parola del Signore.

A cura di don Davide Larcher

Nel celebrare la Solennità del SS. Corpo e Sangue del Signore, la liturgia di questa domenica ci offre la nota pagina evangelica della moltiplicazione dei pani e dei pesci, come prefigurazione di quel Pane che, toccato dalla potenza del Signore tanto da cambiarne nell’intimo la sostanza, avrebbe sfamato le anime delle folle di tutti i secoli: l’Eucarestia. Sono tantissimi gli spunti che ci vengono offerti nel ripercorrere la scena raccontata dal Vangelo, ma uno in particolare ha catturato la mia attenzione nella meditazione: a ben pensarci, Gesù aveva dato prova ai suoi apostoli e ai suoi discepoli di essere capace di miracoli grandiosi ed elettrizzanti. Sapeva guarire lebbrosi, risanare i ciechi, donare nuova gioia a una festa di nozze rovinata dalla mancanza del vino. Sapeva camminare sulle acque in tempesta e addirittura strappare alla morte chi era fra le sue braccia già da tempo, come il suo amico Lazzaro. Pensate davvero che non fosse capace di far comparire dal nulla il pane e il pesce necessario per sfamare tutti quelli che lo circondavano? Eppure, per fare il miracolo, chiede che quei miseri tozzi di pane e quei pesci che i discepoli avevano racimolato vengano messi nelle sue mani. Lo fa precisamente per insegnarci che sì, è vero che noi siamo imperfetti e che anche se ci sforzassimo all’infinito non riusciremmo a fare tutto, tanto meno a sfamare il mondo intero; è vero che siamo un po’ azzoppati e poveri, ma è anche vero che ognuno di noi ha qualcosa di buono nella sua vita e che se quel che abbiamo lo mettiamo nelle mani di Dio, egli può farlo diventare un miracolo incredibile che tocca il mondo intero. Certo, il miracolo lo fa lui, ma partendo da quella preziosissima piccolezza che noi consegniamo fiduciosi a Lui.

Lo ha fatto, in un certo senso, anche nella sera in cui ha istituito il Sacramento dell’Eucarestia: prima di celebrare la Pasqua ha mandato i suoi discepoli a preparargli una stanza. Poi la Pasqua l’ha celebrata lui, ma sta a noi preparare una stanza del cuore per permettere che egli vi entri e trasformi tutto con la sua potenza. Lo fa ogni volta che le nostre comunità si riuniscono per celebrare la Pasqua, domandando che noi mettiamo nelle sue mani ciò che abbiamo di nostro – un po’ di pane e un goccio di vino – affinché lui possa donarci tutto ciò che è suo trasformandoli nel tesoro più grande di tutti: il suo Corpo e il suo Sangue. E se lui è lì, in quel pane e in quel vino trasformati, ad aspettarci e nutrirci, allora non esiste nulla di più importante, nulla che possa davvero avere la precedenza.

Riusciamo sempre a trovare lo spazio e il tempo per fare le cose che ci stanno a cuore, a costo di fare salti mortali: impariamo allora che non può esistere una giornata, una domenica, senza aver preso il tempo per dedicarlo a Gesù. Questo, in qualche modo, basta: poi sarà lui a fare il miracolo.
don Davide Larcher

Articoli correlati