Ai funerali di Stato, a Varese, con la presenza del presidente della Repubblica Mattarella, del presidente del Consiglio Conte, del ministro dell’Istruzione Bussetti, folta la rappresentanza dal Friuli. Su la Vita Cattolica due pagine dedicate al «Mandi» del Friuli al Commissario, con interventi di mons. Pietro Brollo, mons. Duilio Corgnali, Roberto Revelant e Franceschino Barazzutti. Martedì 26 febbraio Santa Messa di suffragio a Gemona con l’Arcivescovo e i parroci dei paesi colpiti dal terremoto.
Siamo «qui a ricordare un uomo che si è preso cura delle ferite dello Stato». «Ha rivolto lo sguardo al Cristo crocifisso e ha saputo vedere nelle ferite la speranza. E si è così dedicato a curare le ferite degli altri». Con queste parole l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini ha ricordato Giuseppe Zamberletti – il «padre della ricostruzione del Friuli» e «commissario straordinario del Governo per i soccorsi dopo il terremoto – ai funerali celebrati nella basilica di San Vittore a Varese, martedì 29 gennaio. Zamberletti è morto sabato 26 gennaio gennaio, all’età di 85 anni, nell’ospedale della sua città, dov’era ricoverato per l’aggravarsi delle condizioni di salute.
Si è trattato di funerali di Stato, con la presenza del presidente della Repubblica, Mattarella, del presidente del Consiglio Conte, del ministro dell’Istruzione Bussetti. Folta la rappresentanza dal Friuli, con il presidente Fedriga, il vice Riccardi, l’assessore Zilli, tantissimi sindaci dei comuni terremotati tra cui quelli di Gemona, Majano, Buja, Ragogna, Osoppo, Forgaria, oltre ad una rappresentanza degli alpini dell’Ana, della Protezione civile e dell’associazione sindaci del terremoto, con il presidente Franceschino Barazzutti.
Su la Vita Cattolica in uscita oggi due pagine dedicate al «Mandi» del Friuli al Commissario, con interventi di mons. Pietro Brollo, mons. Duilio Corgnali, Roberto Revelant e Franceschino Barazzutti.
Martedì 26 febbraio Santa Messa di suffragio a Gemona con l’Arcivescovo e i parroci dei paesi colpiti dal terremoto.