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Cronaca

Ecco i 28 Comuni “ricicloni”. Premiati a Roma il 23 giugno

San Vito di Fagagna, Premariacco, Pasian di Prato, Corno di Rosazzo, Campoformido, Pagnacco, Varmo, Pozzuolo del Friuli, Moruzzo, Colloredo di Monte Albano, Treppo Grande,  Dignano, Coseano, Rive d’Arcano,  Forgaria nel Friuli, Martignacco, Flaibano, Basiliano, Ragogna, Majano, Rivignano Teor, Lestizza, Lusevera, Moimacco, Artegna, Buttrio, Osoppo, Bordano: sono i 28 Comuni “ricicloni” serviti da A&T 2000 che saranno premiati a Roma il 23 giugno.

San Vito di Fagagna, Premariacco, Pasian di Prato, Corno di Rosazzo, Campoformido, Pagnacco, Varmo, Pozzuolo del Friuli, Moruzzo, Colloredo di Monte Albano, Treppo Grande,  Dignano, Coseano, Rive d’Arcano,  Forgaria nel Friuli, Martignacco, Flaibano, Basiliano, Ragogna, Majano, Rivignano Teor, Lestizza, Lusevera, Moimacco, Artegna, Buttrio, Osoppo, Bordano: sono i 28 Comuni “ricicloni” serviti da A&T 2000 Spa che saranno premiati a Roma il prossimo 23 giugno. Lo comunica Legambiente.

Si tratta di un premio particolarmente prestigioso, che permette di confrontare la gestione dei rifiuti con le migliori realtà a livello nazionale. “Comuni Ricicloni” è infatti un’iniziativa di Legambiente con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Viene realizzata in collaborazione con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, le associazioni di imprese dei servizi ambientali Utilitalia, Fise Assoambiente e Fise Unire, i Consorzi di filiera Conai, Assobioplastiche CiAl, Comieco, CoRePla, CoReVe, Ricrea, Rilegno, Centro di Coordinamento RAEE, Consorzio Italiano Compostatori.

Nonostante molti comuni serviti da A&T 2000 siano già presenti da diversi anni tra i primi posti della classifica di Legambiente, così come A&T 2000 si sia classificata ogni anno tra i migliori gestori dei rifiuti in Italia, quest’anno il premio rende particolarmente orgogliosi perché i parametri per entrare in graduatoria erano molto più stringenti rispetto alle scorse edizioni. Infatti, oltre al requisito minimo del 65% di raccolta differenziata, era necessario avere una produzione annua pro-capite di rifiuto indifferenziato inferiore o uguale a 75 Kg/ab/anno. Un risultato non facile da ottenere, ma su cui A&T 2000 punta da diversi anni proprio perché il rifiuto indifferenziato (secco residuo) è quello più inquinante, in quanto destinato alle discariche o agli inceneritori, e quello più costoso dal punto di vista dello smaltimento.

Fondamentali per il raggiungimento di questo risultato sono state sicuramente l’organizzazione e l’accuratezza della gestione della raccolta differenziata. Infatti, nella maggior parte dei Comuni, A&T 2000 utilizza il sistema di raccolta porta a porta, un metodo che consente di avviare a riciclo la quasi totalità dei rifiuti raccolti grazie alle ridottissime percentuali di scarto. Ma non solo. Guardando ai Comuni che producono meno rifiuto indifferenziato pro-capite, si comprende come, in moltissimi casi, il fattore determinante  è l’applicazione della tariffa puntuale. Con questo metodo tariffario, infatti, la produzione di secco residuo viene attribuita puntualmente alla singola utenza, che in questo modo – almeno per la parte variabile della tariffa – paga rispetto a quanto effettivamente produce.

Va ricordato che la stragrande maggioranza dei comuni servizi da A&T 2000, grazie alla raccolta porta a porta, ha una produzione pro-capite di rifiuto indifferenziato inferiore ai 100 kg/abitante/anno e, quindi, per un soffio molti Comuni non sono rientrati nella classifica, pur raggiungendo eccellenti percentuali di raccolta differenziata, superiori al 75%.

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