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Cronaca

Furti alla Comefri, le telecamere “beccano” il responsabile

Colto in flagrante nel pomeriggio del 16 febbraio grazie ad un’operazione di indagine dei Carabinieri della Stazione di Tarcento il dipendente della Comefri accusato di prelevare sistematicamente scarti di rame dall’azienda di Magnano in Riviera.

E’ stato colto in flagrante nel pomeriggio del 16 febbraio grazie ad un’operazione di indagine dei Carabinieri della Stazione di Tarcento il dipendente della Comefri accusato di prelevare sistematicamente scarti di rame dall’azienda di Magnano in Riviera

L’indagine è scattata dopo che si erano verificati alcuni ammanchi di materiale nell’azienda che costruisce impianti di ventilazione ed aerazione. In particolare, nei primi giorni del mese di gennaio, l’azienda ha denunciato che con cadenza mensile sparivano metodicamente dal reparto dei semilavorati di rame, denominati “sfridi”, che la società vende come rottame e che venivano stoccati in un magazzino adiacente. Il valore del rame sul mercato è di circa 5.500/5.700 euro alla tonnellata. Le indagini si sono concentrate su una decina di ammanchi – per un valore complessivo di 1500/2000 euro.

Il dipendente “infedele”, potendo muoversi liberamente all’interno dell’azienda e per non farsi scoprire, aveva sottratto in più occasioni – ma in maniera sistematica – modeste quantità di rame. I Carabinieri hanno, quindi, installato una telecamera che ha ripreso il dipendente mentre portava a termine l’ennesima incursione. Nel pomeriggio del 16 febbraio l’uomo ha terminato il proprio turno, ma in tarda serata era di nuovo in azienda intento a svuotare il secchio dei derivati – circa mezzo quintale – in un grosso cartone, caricato poi su un carrello aziendale. Solo 5 minuti il tempo necessario per caricare il rame nella propria autovettura, dove ad attenderlo c’erano i Carabinieri che ponevano fine alla razzia arrestandolo.  

Il dipendente, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato accompagnato presso la propria abitazione in attesa del rito per direttissima che si è concluso nella mattinata di ieri con la convalida dell’arresto. Sono in corso ulteriori indagini per accertare se il dipendente abbia agito da solo e dove il materiale asportato è stato trasportato.    

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