Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
Regione

Terremoto in Centro Italia, il Friuli-V.G già in azione

Una squadra cinofila elitrasportata già alla ricerca di sopravvissuti tra le macerie, una colonna di 15 mezzi e 70 volontari che già domani monterà un campo di accoglienza, un innovativo elicottero per monitorare dall’alto le distruzioni: questo il contributo del Friuli-V.G. alle regioni colpite

E’ partita pochi minuti dopo le 12.00, dalla sede della Protezione civile di Palmanova, la prima colonna di aiuti della Regione Friuli-Venezia Giulia diretta verso i centri abitati del Centro Italia colpiti nella notte da un grave terremoto. La mobilitazione dei volontari della Protezione civile regionale e dell’Ana (Associazione nazionale Alpini) era scattata alle 4 di mattina. La meta è Amatrice (in provincia di Rieti, tra le località più colpite dal sisma). La colonna, giunta a destinazione nella tarda serata di mercoledì 24 agosto, subito al mattino successivo ha iniziato un campo attrezzato per 250 persone con acqua, luce e viveri, operativo già dall’ora di pranzo del 25 agosto.

112 volontari e 15 mezzi

Sono complessivamente partiti 15 mezzi tra furgoni, pick-up e mezzi cosiddetti Scam (polivalenti a quattro ruote motrici) con attrezzature e materiali di primo intervento per lo scavo nelle macerie e per i primi allestimenti di una tendopoli. Complessivamente sono partiti 70 volontari di protezione civile, cui si aggiungono 30 componenti del soccorso alpino e di dodici persone dello staff della Protezione civile regionale guidato dal direttore Luciano Sulli, in tutto 112 persone

. I soccorritori, che saranno attivi nello scavo nelle macerie e nell’allestimento di una tendopoli nei centri terremotati, provengono da Basiliano, Casarsa della Delizia, Cividale del Friuli, Cormons, Fagagna, Gradisca d’Isonzo, Lusevera, Manzano, Martignacco, Mossa, Nimis, Pasian di Prato, Pozzuolo del Friuli, Remanzacco, Ronchi dei Legionari, Talmassons, Treppo Grande, Udine e Vivaro. I nostri volontari si avvicenderanno ogni settimana/dieci giorni.

Unità cinofile già al lavoro per cercare superstiti

Sono invece state impegnate nella località di Sant’Angelo di Amatrice (Rieti) e successivamente si sono spostate al centro di Amatrice, dove è segnalata la maggiore urgenza, le squadre cinofile della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia con volontari da Forni di Sopra e Maniago che si sono dirette a bordo di un elicottero nella zona dell’Italia centrale colpita dal devastante sisma. L’elicottero era decollato dall’area Protezione civile di Palmanova intorno alle 9 di mercoledì 24 agosto. Un secondo gruppo di unità cinofile della Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia, proveniente da Visco, con i cani “Flo” e “Chicca” addestrati alla ricerca di persone sotto le macerie, è partito nel tardo pomeriggio dalla centrale della Protezione civile regionale di Palmanova. Il gruppo, che muove via terra, è composto da due addestratori di cani e da due tecnici di Fiumicello specialisti nelle tecniche di ricerca in territori colpiti da disastro sismico.

In partenza anche un innovativo elicottero

“Vi saluto con grandissimo orgoglio, grazie di cuore anche da parte dei Presidenti delle regioni colpite”. Con queste parole la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha salutato la prima colonna di volontari in partenza dalla sede della Protezione civile regionale di Palmanova. In una conferenza stampa organizzata alle 10.30 alla sala operativa della Protezione civile regionale insieme al direttore Luciano Sulli, la presidente Serracchiani ha espresso il proprio cordoglio alle vittime del terremoto e ha reso noto che la Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia “si è attivata immediatamente, avviando alcune azioni concrete e importanti”. Come già accennato, prima della partenza della colonna motorizzata, questa mattina si è già levato in volo l’elicottero con due gruppi del Soccorso alpino regionale con unità cinofile che potranno operare nella ricerca tra le macerie di persone ancora in vita. Soprattutto, Serracchiani ha annunciato l’immediata autorizzazione dell’invio di un elicottero attrezzato per fotografare con estremo dettaglio l’area colpita dal sisma. “Siamo l’unica Regione d’Italia – ha rilevato la presidente della Regione – che è in grado di effettuare i rilievi topografici dall’alto. Mettiamo così a disposizione della popolazione colpita uno strumento essenziale per mappare l’accaduto e capire dove bisogna intervenire, come abbiano già fatto in occasione di precedenti disastri”.

S

“Sono convinta che tutte le risorse impegnate in Friuli-Venezia Giulia nella prevenzione, in esercitazioni, evacuazioni, nella scuola di emergenza di Portis di Venzone e nella costante formazione del personale non sono un costo ma un vero e proprio investimento”. E’ la riflessione della presidente del Friuli-Venezia Giulia Debora Serracchiani alla luce del tragico sisma che ha colpito nella notte l’Italia centrale e il cui bilancio di vittime sta salendo nel corso della giornata. Il Friuli-Venezia Giulia, con il suo sistema di Protezione civile, è impegnata in prima linea nei soccorsi alle popolazioni disastrate. “Il fatto che il quarantennale del terremoto non sia stato rivolto solo alle doverose commemorazioni ma anche alle esercitazioni e alla formazione – così Serracchiani – è un segno tangibile che sulla prevenzione non si smette mai di investire, perché c’è una necessità costante di svolgere quest’attività anche quando questa risulti poco appariscente”. La presidente ha riferito di aver sentito al telefono stamani l’omologa della Regione Umbria Catiuscia Marini. “La presidente Marini – così Serracchiani – mi ha detto una cosa che mi ha colpito: se non ci fossero stati alcuni interventi antisismici dopo i terremoti negli anni Novanta, probabilmente in quelle zone si registrerebbero oggi vittime e danni peggiori. Questo conferma che la prevenzione, quando è fatta in modo oculato e senza sprechi, è estremamente utile e importante”. Nel corso della conferenza stampa odierna alla centrale operativa della Protezione civile di Palmanova, Serracchiani ha ricordato le “attenzioni antisismiche riservate agli edifici pubblici di nuova costruzione e quelle sui vecchi, il tutto per una spesa imponente” nella quale sono impegnate risorse regionali, nazionali e in parte anche comunitarie. Si tratta, secondo la presidente del Friuli-Venezia Giulia, di un “passaggio culturale che è necessario” per prevenire disastri non prevedibili.  In questa chiave il direttore della Protezione civile regionale Luciano Sulli e il direttore tecnico Guglielmo Galasso hanno ricordato che si stanno dotando tra i cinquanta e i cento edifici pubblici del Friuli Venezia Giulia di accelerometri e sismometri in grado di misurare la risposta alle oscillazioni telluriche in modo così da calibrare in maniera più appropriata tutti gli interventi di adeguamento.

Immediata la reazione della Protezione civile regionale già dopo mezz’ora dal tragico sisma

Articoli correlati