Sono partiti il 1° febbraio alla volta del villaggio di Munkamba, in Congo. Sono 11 friulani dell’Associazione Volontari di Maria Immacolata che, guidati dal vice presidente Luigi Fabro, sono rimasti in Africa per una quarantina di giorni. Tra loro diverse professionalità: falegnami, muratori, infermieri, un medico, nonché un esperto in agricoltura e gestione dell’azienda agricola da poco avviata.
Le loro attività nella località – è distante circa 90 chilometri dalla città di Bujmai ed è stata raggiunta dopo un viaggio di circa 12 ore nella savana – hanno riguardato in particolare la scuola di meccanica, la cui costruzione è iniziata lo scorso anno, attraverso l’insegnamento pratico, a una ventina di giovani, dell’utilizzo e della manutenzione dei macchinari della falegnameria; l’impegno dei friulani, coadiuvati dal missionario Padre Jean Claude, è anche all’Ospedale della Missione, con particolare attenzione alle esigenze chirurgiche e farmaceutiche soprattutto per quanto riguarda la malaria.
Alcuni volontari poi sono stati impegnati nella cura dei rapporti con gli insegnanti della scuola primaria e dell’asilo nido e con le famiglie degli alunni, al fine di favorire l’accesso all’istruzione del maggior numero possibile di bambini che altrimenti resterebbero in una condizione di analfabetismo. Uno dei volontari, in particolare, ha avuto il compito della verifica dello stato di salute e dell’andamento scolastico dei bambini e ragazzi adottati a distanza dal Friuli. Ed è anche grazie alla generosità e all’attenzione di molti benefattori friulani, fanno sapere dall’Associazione, che questi progetti possono andare avanti. In particolare a gennaio il sodalizio aveva promosso due eventi solidali a Pasian di Prato: un concerto in collaborazione con la locale Pro Loco e uno spettacolo teatrale.
Monika Pascolo