Le locomotive, i locomotori, i carri e le carrozze sono la replica fedele – con tanto di ogni minimo dettaglio – di treni odierni e del passato che percorrono o hanno percorso le linee ferroviarie italiane. Loro li ripropongono più piccoli (in scala 1:11 e 1:6) e li fanno correre su una ferrovia in miniatura, mentre su quei vagoncini si può anche salire. Una “magia” che nasce alle ricerche, dagli studi e dalle sapienti mani di un gruppo di appassionati di modellismo ferroviario, riuniti nell’Associazione friulana vapore vivo, sodalizio grazie al quale – da una collaborazione con il Comune di Rivignano Teor del 2019 – è nato il Parco “Ferrovie dello Stella”.
Un’area verde di 7 mila metri quadri, dove la ferrovia lunga circa mille metri – è la più grande d’Italia – è pronta ad accogliere e a trasportare prima di tutto bambini, ma pure adulti.
«Si tratta di un circuito a sviluppo curvilineo – illustra Fabio Galimberti, presidente dell’Associazione – dove tutto, seppur in scala, funziona come una reale linea ferroviaria. Le riproduzioni di locomotive elettriche e diesel funzionano con motori a 12 volt, mentre quelle a vapore si muovono grazie a una caldaia alimentata con il carbone. Per rendere unica l’esperienza – sottolinea –, abbiamo costruito degli appositi vagoni su cui possono viaggiare grandi e piccoli visitatori al traino delle locomotive in miniatura». La particolarità che rende il progetto unico in Italia, aggiunge, è data anche dal fatto che «i binari su cui circolano i treni hanno il doppio scartamento, cioè la distanza tra le due rotaie, da 5 o 7 pollici, secondo gli standard europei più diffusi».
Entrare in questo luogo magico – dotato di stazione ferroviaria dentro alla quale c’è l’ufficio movimento da cui si comanda la circolazione dei treni tramite segnali e scambi, marciapiedi per la salita e discesa dei viaggiatori e deposito locomotive – e provare l’emozione di un viaggio su un mini treno, è sempre possibile, proprio grazie alla disponibilità dei volontari (una ventina) del gruppo che, tra le altre, si occupa pure della manutenzione dell’area verde del parco tematico. Tra loro anche l’unico macchinista di treni a vapore in Friuli-Venezia Giulia (è anche macchinista di treni elettrici), Roberto Vassilich che, nel tempo libero, conduce il trenino a vapore che attraversa il parco di Rivignano Teor.

«Di recente anche i partecipanti al Centro estivo di Rivignano Teor sono venuti a fare un giro nella mini ferrovia – aggiunge Galimberti –; vedere i bambini felici dell’esperienza ci dà molta soddisfazione e al contempo speriamo di riuscire ad appassionare sempre più persone a questo nostro hobby».
Un passatempo piuttosto impegnativo (anche dal punto di vista economico visto il costo dei materiali: si parte da circa 10 mila euro per un veicolo ferroviario, arrivando anche a 40 mila) – dove la passione e il paziente lavoro sono gli “ingredienti” principali –, considerando che ci si impiega almeno un paio d’anni (di tempo libero) per realizzare una locomotiva. Un treno, seppur in scala, è costituito da numerosi pezzi che devono essere costruiti a regola d’arte perché una volta assemblati devono garantire il funzionamento del mezzo.

«Il nostro intento non è solo far “correre” i treni e offrire un’esperienza piacevole a chi ci viene a trovare, ma anche promuovere eventi e conferenze per far conoscere la storia della ferrovia e dei treni».
Nel frattempo, tutti sono invitati ad un mini viaggio, sempre gratuito, a bordo dei treni della ferrovia di via Nazario Sauro 2. Le prossime aperture sono in programma il 2 agosto, dalle 17 alle 20, in occasione dell’evento “Guarda che Stella”; il 15 agosto (sempre dalle 17 alle 20); il 20 settembre in concomitanza con la seconda edizione del rally “Baja dello Stella”; durante la Fiera dei Santi prevista l’1 e il 2 novembre e il 24 dicembre quando arriverà Babbo Natale per tutti i bambini. In caso di maltempo i treni non circolano (ulteriori informazioni si possono trovare sul sito www.associazionefriulanavaporevivo.it).
Monika Pascolo