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Migranti, missionari di speranza. Domenica 28 la festa a Udine

Dopo la partecipata “Festa dei colori” nella Parrocchia del Carmine, a Udine, un altro appuntamento vedrà coinvolte in special modo le diverse comunità etniche presenti in diocesi in prossimità della 111ª Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, che la Chiesa celebrerà il 5 ottobre. L’Arcidiocesi di Udine invita infatti domenica 28 settembre alla Festa diocesana dei migranti che, come la Giornata mondiale, sarà intitolata “Migranti, missionari di speranza”. La giornata di animazione e preghiera è dedicata alle famiglie che affondano le loro radici fuori dall’Italia ma che hanno scelto di insediarsi nel territorio diocesano e quest’anno avrà come suo fulcro il Santuario giubilare della Beata Vergine delle Grazie, a Udine, in piazza Primo Maggio.

Festa dei migranti, il programma

La giornata di festa si aprirà alle 11.30 nel cortile retrostante la basilica-santuario (con ingresso da via Pracchiuso n. 21). Lì si formerà un colorato corteo che, brevemente, giungerà fino all’ingresso della basilica dove, alle 12.30, l’arcivescovo mons. Riccardo Lamba presiederà la Santa Messa. La celebrazione sarà animata da canti e preghiere nelle lingue dei gruppi etnici più numerosi. Dopo la celebrazione, tutti i partecipanti sono invitati al pranzo condiviso, nei locali attigui al santuario. Non mancheranno musiche e canti, un’animazione multicolore che trova nella fede cattolica il suo motivo di unità.

Papais: integrazione, non assimilazione

«Su indicazione dell’Arcivescovo – spiega Luigi Papais, collaboratore dell’Ufficio Migrantes diocesano, promotore della Festa – quest’anno ci sono stati cambiamenti alla fase locale della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, all’insegna della condivisione e della collaborazione tra i diversi uffici diocesani che si occupano di immigrazione, alcune Parrocchie cittadine (B.V. del Carmine, San Pio X, San Gottardo, B.V. delle Grazie…) e il Centro Balducci di Zugliano». Il “contorno” alla festa del 28 settembre è stato così caratterizzato da iniziative preparatorie di carattere culturale e sociale (ultime delle quali la Festa dei Colori e il Convegno di Zugliano di cui scriviamo nel riquadro sotto), con l’intento di favorire quanto più possibile l’integrazione degli stranieri cattolici e cristiani presenti nel territorio diocesano. «Integrazione che non significa assimilazione, bensì conservazione dell’identità dei singoli e delle differenze, pur nella ricerca di un necessario equilibrio tra le diverse componenti – precisa Papais –. Nella maggior parte dei casi, infatti, il legame degli immigrati con la madrepatria si dimostra compatibile con il necessario senso di appartenenza verso la patria di adozione. È questo lo scopo principale della pastorale migratoria della Chiesa italiana e di quella diocesana, che oltre alle celebrazioni periodiche nelle varie lingue d’origine degli immigranti cattolici e cristiani, garantisce luoghi di culto per le diverse liturgie “etniche».

La fede dei migranti accolti nelle nostre parrocchie, risorsa che genera speranza

In una nota, la Commissione diocesana Migrantes rileva che «le nostre comunità cristiane apprezzano la fede di molti migranti, seminatori dunque di speranza. La loro fede è una risorsa per l’Occidente che soffre di una evidente diminuzione della vita cristiana. Lo si denota nelle nostre assemblee domenicali: diversi migranti credenti contribuiscono a rivitalizzare comunità ecclesiali talora spente, mentre la tenacia, il coraggio e la perseveranza dei migranti accolti nelle nostre parrocchie generano vera speranza, che non delude».

Giubileo. Remissione del debito e liberazione dalla schiavitù, incontro al Balducci a Zugliano

Nell’ambito delle iniziative per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, l’Ufficio Migrantes diocesano invita all’incontro intitolato “Giubileo. Remissione del debito e liberazione dalla schiavitù”, in programma venerdì 26 settembre alle 20.30 al centro “Balducci” di Zugliano, all’interno del 33° Convegno annuale del Centro Balducci. Interverranno: Martina Giacomel, ufficiale del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale del Vaticano, Luca Maria Pernice, giornalista e scrittore, Maurizio Ambrosini, docente di sociologia delle migrazioni all’Università di Milano, Paolo Attanasio, referente per il Fvg del Centro Studi e Ricerche Idos.

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