«Non fatevi sopraffare dal “non ce la faccio”. Ho sperimentato, seppur coi capelli bianchi e le gambe tremolanti (ho superato gli 84 anni) che non bisogna avere paura delle cose nuove, che è meglio affrontarle, che è bello mettersi in gioco. Alcune volte la vita ci fa scoprire talenti che non sapevamo di avere… non scoprirli è un gran peccato! E allora dico non abbiate timore delle novità anche se siete “grandi”. Io l’ho fatto, iscrivendomi ad un corso di pittura anche se non avevo mai disegnato… per me è stata una “rinascita”». Sono le parole cariche di speranza di un’associata del sodalizio “Diamo peso al benessere”, realtà che dal 2004 dà voce e dignità a sovrappeso e obesità, impegnandosi in attività di promozione della salute e del benessere attraverso la metodologia del “self-empowerment”.
Si tratta di un «nuovo concetto culturale di salute che vede la persona al centro, per una comunità sana e competente – spiega l’équipe di “Diamo peso al benessere” e la testimonianza ben lo dimostra –, ed è questa la caratteristica primaria del self-empowerment, inteso come scoperta di un “potere personale” che permette di riattivare risorse e talenti nascosti per aprire nuove possibilità e passare all’azione».

Con questo intento, nell’ultimo anno – 12 mesi caratterizzati anche dalla disponibilità di una nuova sede, al “Civico 23” all’interno del Parco di Sant’Osvaldo a Udine, «una casa capace di valorizzare accoglienza e condivisione, caratteristiche da sempre cifra distintiva dell’associazione» – sono stati attivati, con grande partecipazione, gruppi a Udine, Tricesimo e Tolmezzo, rivolti in particolare a chi vive problematiche legate a condizioni di sovrappeso, oltre a situazioni di fragilità che spesso hanno ricadute sul benessere individuale.
Proprio sul territorio carnico il progetto – chiamato “Generare comunità empowerment-oriented in Carnia”, realizzato col patrocinio dei Comuni della Conca tolmezzina e della Comunità Montana della Carnia – ha permesso la promozione di svariate iniziative – «proposte come integrative e complementari ai servizi pubblici» –, tra fisioterapia, camminate in montagna, incontri di formazione e sensibilizzazione, oltre alla creazione di due gruppi, uno dedicato a chi vive una condizione di obesità (con l’intento di valorizzare la persona nella sua interezza, promuovendone l’autonomia e il benessere psico-sociale) e l’altro a rappresentanti e volontari delle associazioni e degli enti che operano sul territorio.
«In generale – afferma Anna Cacitti, responsabile del progetto – coloro che hanno partecipato ai nostri gruppi ci raccontano che finalmente vivono il loro tempo anziché subirlo, anche nella terza età. Questo avviene attraverso la scoperta e la valorizzazione delle risorse che caratterizzano il presente delle persone, così da poterlo vivere appieno». Nell’ultimo anno è stata data particolare attenzione alle difficoltà legate all’invecchiamento con progettualità che hanno dato la possibilità di sentirsi parte attiva della comunità.
E la massiccia partecipazione all’evento finale dell’iniziativa carnica – con oltre 200 persone al Teatro Candoni di Tolmezzo – è stata la riprova che la strada intrapresa è quella giusta. Per questo, a breve, l’innovativo progetto di promozione della salute – che rappresenta un modello replicabile anche in altre località del territorio montano e non, è la certezza di “Diamo peso al benessere” – si articolerà con l’avvio di nuovi gruppi. Per partecipare o per conoscere nei dettagli le iniziative dell’associazione si può chiamare il numero 340 2891151 (o inviare una mail a diamopesobenessere@gmail.com).
Monika Pascolo