Abbonati subito per rimanere sempre aggiornato sulle ultime notizie
In evidenzaLavoroNews

Friuli a caccia di lavoratori. Dal 13 al 15 novembre la Fiera del lavoro e dell’educazione Edu Job Fairs

Il calo demografico è una «vera emergenza», per le imprese come per l‘Università. Per cui se il sistema Friuli vuole sopravvivere deve cercare lavoratori, ma anche studenti, non più solo in Friuli, non più solo in Italia, ma nel mondo. Lo afferma Marco Sartor (nella foto), presidente di ALIg (Associazione laureati in Ingegneria gestionale) e delegato dell’Università di Udine alla formazione continua. È lui che con Alig, 21 anni fa, ha creato una piccola Fiera del lavoro poi negli anni cresciuta sempre di più, facendo incontrare al Teatro Nuovo Giovanni da Udine migliaia di giovani e centinaia di aziende in cerca di persone da assumere. Una fiera che con il Covid si è trasferita online. E che quest’anno cambia ancora diventando Edu Job Fairs, ovvero Fiera dell’educazione e del lavoro: tre giorni dedicati al “salone dello studente virtuale”, giovedì 13 novembre alle ore 14, in cui l’intero sistema educativo della regione presenta i propri corsi, circa 135, proposti dalle Università di Udine e Trieste e dai 4 Its della regione; venerdì 14 la Fiera del lavoro (International Job Fair) dedicata ai colloqui online con 74 aziende che offriranno 970 posti di lavoro; sabato 15 novembre la Fiera del lavoro in presenza al Teatro Nuovo Giovanni da Udine (dalle ore 12.30).
Professor Sartor, perché questa rivoluzione?
«Perché la situazione lo richiede. Alcune proiezioni dicono che l’Università di Udine potrebbe conoscere, nei prossimi dieci anni, una contrazione del 40%: significherebbe passare dagli attuali 14.500 studenti a 8.000. Si tratta di un numero non sostenibile in rapporto ai costi fissi della nostra Università. Ma questo avrebbe gravi conseguenze anche sul sistema produttivo, che è già oggi in crisi nella ricerca di personale e che, nel momento in cui il sistema formativo dimezzasse i propri laureati si troverebbe in gravissima difficoltà. L’intero sistema rischia di non poter più stare in piedi».

Su La Vita Cattolica in edicola questa settimana uno speciale di due pagine sull’argomento, con l’intervista completa al prof. Sartor e ad una giovane che vive in Brasile, ma che vorrebbe venire a lavorare in Friuli.

Articoli correlati