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Sport

Giro d’Italia uomini e donne, doppio omaggio al Friuli nel 50° del terremoto

Il Giro d’Italia di ciclismo – presentato lunedì 1° dicembre a Roma – con la partenza il 30 maggio da Gemona del Friuli e arrivo in salita a Piancavallo, sarà l’occasione per commemorare il 50° del terremoto che nel 1976 piegò il Friuli con quasi mille vittime, e allo stesso tempo per celebrare la rinascita di un territorio.

L’edizione numero 109 della Corsa rosa è in calendario da venerdì 8 a domenica 31 maggio e la partenza – come era già noto – sarà dalla Bulgaria, per la prima volta nella storia, dove si svolgeranno le prime tre frazioni, da Nessebar a Sofia, per oltre 600 km, con gran finale a Roma dopo 21 tappe, 3.459 km e 49.150 metri di dislivello. Sette gli arrivi in salita previsti, una tappa a cronometro, otto frazioni di pianura e cinque di alta montagna.

Nella capitale, alla presentazione ufficiale del Giro, erano presenti, tra gli altri, il project manager Paolo Urbani (che ha raccolto la sfida organizzativa delle tappe friulane dopo Enzo Cainero), il sindaco di Gemona Roberto Revelant e la sindaca di Buja, Silvia Maria Pezzetta.

Il percorso in terra friulana, con partenza dalla Caserma Goi-Pantanali, attraverserà alcuni dei territori colpiti dal sisma come Venzone, Osoppo, Buja, Tarcento, Colloredo di Monte Albano e Majano, toccando poi Aviano, Barcis e la Valcellina prima di affrontare una doppia scalata a Piancavallo, montagna nota per le sue pendenze (una media del 7,4%) che ha già ospitato arrivi di tappa, indimenticabile quella del 1998 con la vittoria di Marco Pantani.

Nel dettaglio, dopo la Bulgaria i corridori rientreranno in Italia: la risalita della penisola prenderà il via da Catanzaro a Cosenza e Potenza, da Napoli alle Marche e alla Toscana puntando poi alle montagne prima verso ovest (con Aosta come punto estremo), facendo tappa in Svizzera, spostandosi poi in Friuli, per la penultima attesissima frazione.

A Roma è stato presentato anche il Giro Women, versione femminile del Giro d’Italia che scatterà il 30 maggio da Cesenatico, in omaggio a Pantani, sviluppandosi per nove tappe, 1.153 chilometri e 12.500 metri di dislivello. Anche in questo caso la gara renderà omaggio al Friuli nell’anniversario del terremoto, con la terza tappa in programma il 1° giugno da Bibione a Buja, con un finale che prevede diverse brevi salite, tra cui, l’ultima a Montenars, a 18 chilometri dal traguardo.

Monika Pascolo

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