L’idea iniziale, 21 anni fa, aveva preso forma davanti al portone del civico 50. Allora la sacrestana Angela Pevato, col desiderio di “donare” un presepe artigianale alla sua via, aveva “contagiato” nell’iniziativa il marito Egidio Moro e il compianto pittore Ennio Martinis. Quella prima Natività – che di anno in anno si è arricchita di nuovi particolari e personaggi – non è rimasta isolata.
Perché il progetto di Angela nel tempo ha “contagiato” anche i suoi vicini e molti appassionati (tra cui artisti locali e il gruppo de “Il mosaico”). E così, è diventata una tradizione ammirare via San Rocco – dall’inizio alla fine in ogni angolo, sui davanzali, sotto le tettoie, nei portoni – illuminata per il Natale con sempre nuove creazioni.
E quest’anno sono addirittura 70 i presepi esposti che “illuminano” la strada più lunga del paese. Tra i tanti, in questa edizione si sono aggiunte le Natività dell’Istituto Bearzi e della giovane Alessia Seccaspina.
Ed è sempre grande la soddisfazione dell’ideatrice, per un’iniziativa che non solo si impreziosisce ogni anno di presepi, ma soprattutto di condivisione ed entusiasmo. Così, la mega installazione di via San Rocco, continua a stupire. «Finché avrò forza – afferma al proposito Angela – continuerò a promuovere un Natale con meno vetrine e più stupore».
Intanto, tra i tanti, già da ottobre è in calendario la prenotazione di una corriera di visitatori in arrivo da Trieste.
Monika Pascolo
Ha collaborato Pierina Gallina
