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Falsi contratti di lavoro per permesso soggiorno, 17 denunce

Coinvolta anche una ditta che ha evaso migliaia euro

Diciassette cittadini, di cui 15 stranieri di varie nazionalità e due italiani, sono stati denunciati e segnalati a varie Procure della Repubblica al termine di una serie di controlli della Squadra Mobile di Udine: sono ritenuti responsabili della predisposizione di contratti di lavoro fittizi per ottenere il permesso di soggiorno. L’indagine si è avvalsa della collaborazione dell’Ufficio Immigrazione della Questura. Per due cittadini ghanesi è scattata la segnalazione per false attestazioni alla Procura perché al loro ingresso clandestino in Italia, per ottenere asilo politico, avevano dichiarato di provenire da nazioni come Liberia e Sierra Leone dove sono in corso guerre civili.

Denunciati per falso due cittadini albanesi: uno aveva dichiarato di aver assunto il connazionale in un esercizio commerciale, ma l’operazione era solo virtuale, poiché il presunto dipendente non poteva essere regolarizzato, essendo entrato in Italia clandestinamente. A seguito della richiesta di permesso di soggiorno di un cittadino kossovaro sono inoltre emerse irregolarità da parte di una ditta edile di Treviso, gestita da un suo connazionale: è così emerso che sei kossovari risultavano assunti senza versare i contributi previdenziali e assicurativi, con un’evasione di decine di migliaia di euro. Sono ora al vaglio le posizioni dei singoli lavoratori, per accertare se dal contratto abbiano indebitamente ottenuto permessi di soggiorno in Italia. Altri sette cittadini, due italiani e cinque kossovari, sono stati deferiti alla Procura di Udine sempre per aver redatto o sfruttato contratti fittizi per ottenere il titolo di soggiorno.

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