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Cronaca

Forse una donna col Suv il pirata che ha investito il bimbo

I Carabinieri hanno visionato le telecamere di sicurezza posizionate nella zona dov’è avvenuto l’investimento di un bambino, sulla Pontebbana nei pressi di Gemona e sarebbero in possesso di elementi utili a risalire alla vettura investirice: un Suv di colore scuro, con porabilmente alla guida una donna. Il bambino è ricoverato in Terapia intensiva a Udine

Visionati i filmati di alcune delle telecamere di sicurezza della zona, ascoltati i testimoni dell’ incidente, i carabinieri della Compagnia di Tolmezzo (Udine) hanno lanciato un appello perché l’investitore del bimbo di quattro anni, che è fuggito senza prestare soccorso, si presenti in caserma. Nel caso in cui non lo facesse, la sua posizione potrebbe aggravarsi di fronte alla legge. L’incidente è accaduto ieri pomeriggio lungo la via Pontebbana all’altezza di Gemona (Udine). Il piccolo era in compagnia della mamma, all’uscita di un ristorante, forse nel parcheggio stesso del locale, quando si è staccato dalla donna ed è corso verso la strada. Pochi istanti, sufficienti perché venisse investito da un’auto che transitava proprio in quel momento e che, probabilmente, non ha fatto in tempo a frenare. I carabinieri avrebbero raccolto numerosi indizi e sarebbero in possesso di elementi utili a risalire alla vettura investitrice. Secondo quanto si è appreso, a investire il bambino potrebbe essere stato un suv di colore scuro alla cui guida ci sarebbe stata una donna. Affianco alla presunta conducente, ci sarebbe stato un bambino. Le condizioni del ferito, benché molto gravi, non fanno temere per la vita del bambino che ha riportato un forte trauma cranico e almeno una frattura, ad una gamba. Domani i sanitari dell’ospedale di Udine – dove è ricoverato nel Reparto di Terapia intensiva – dovrebbero sottoporlo a un intervento chirurgico nel tentativo di ridurgli la frattura. Sempre domani i carabinieri continueranno a raccogliere nuove testimonianze e ad acquisire ulteriori filmati da altre telecamere installate nella zona. Si tratta di impianti di proprietà di ditte private che oggi erano chiuse per le festività natalizie. Nell’ambito delle indagini i militari potrebbero domani risentire la madre del bambino, che sarebbe ancora in comprensibile stato di choc, e anche il padre. Alcune persone avrebbero testimoniato quanto accaduto perché presenti sul posto al momento dell’incidente. Più di un automobilista di passaggio si sarebbe fermato immediatamente dopo l’incidente e proprio uno di questi avrebbe trasportato il piccolo all’ospedale di Gemona, da dove poi, a causa della gravità delle ferite, è stato trasferito a Udine.

Appello dei carabinieri al responsabile: “Si presenti in caserma”

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