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Regione

Digitale: la fibra in case e aziende delle Valli del Natisone

Presentato il progetto di Open Fiber. Collaudo dell’infrastruttura a fine maggio

È un giorno di rinascita per le Valli del Natisone dove entro la fine dell’estate sarà attivata la fibra nei territori comunali sia per le case che per le aziende. Oggi è stato presentato il progetto di infrastrutturazione della banda larga ad opera di Open Fiber. Alla presentazione, nella sala consiliare di San Pietro al Natisone erano presenti l’assessore regionale al Patrimonio, demanio e servizi informativi, Sebastiano Callari, gli amministratori dei Comuni di Pulfero, Grimacco, Drenchia, San Leonardo, Savogna, Stregna oltre all’amministratore delegato di Insiel e ai responsabili progettuali di Open Fiber.

Callari ha evidenziato come il problema dello spopolamento e dell’abbandono delle zone montane possa essere superato grazie alle autostrade digitali che danno un impulso allo sviluppo. La rivoluzione digitale è un momento storico per tutti come lo fu la costruzione dell’autostrada del Sole per collegare il Nord con il Sud d’Italia. Il digitale può inoltre contribuire a superare le criticità delle amministrazioni pubbliche nel fornire servizi rapidi ed efficienti ricorrendo a personale a distanza. Dalla fibra ci si attende inoltre un’opportunità per creare nuove occasioni di sviluppo per l’economia montana. Connettività fissa e mobile sono infrastrutture strategiche a servizio dello sviluppo economico e sociale e in questa zona il collegamento a banda ultra larga era stato richiesto da tempo non solo dalle famiglie ma anche dalle aziende insediate nella locale zona industriale.

Dopo aver costruito le strade digitali la Regione intende realizzare i progetti di alfabetizzazione informatica rivolti in particolare agli anziani, oltre a programmi di cultura digitale affinché l’accesso a Internet non crei disparità a causa dell’assenza di competenze. Alcuni corsi verranno attivati anche per istruire i cittadini sulla sicurezza in rete e sui nuovi servizi sanitari di telemedicina che la Regione sta sviluppando. Come ha ricordato l’assessore regionale, anche gran parte delle risorse del Pnrr sono destinate al digitale e allo sviluppo di progetti per il futuro dei giovani. La Regione è impegnata in questo settore, forte anche di un punto di vista privilegiato che le deriva dal coordinamento del tavolo digitale nella Conferenza delle Regioni.

Anche la società in house Insiel è impegnata in progettualità specifiche rivolte in particolare ai Comuni. La pandemia ha impresso un’accelerazione ai lavori di infrastrutturazione dell’area, in particolare con i 9 milioni di euro regionali investiti sul piano scuola per garantire le lezioni a distanza.

Progetto e modalità di attivazione dell’allacciamento alla banda ultra larga sono stati illustrati dai tecnici di Open fiber. L’infrastruttura offre collegamenti Ftth (esclusivamente in fibra ottica direttamente a casa) a 1 Gigabit in download, ma è pronta per supportare anche i 10 Gigabit. La rete prevede dei centri nodali ottici in grado di gestire fino a 256 unità immobiliari. Con questa tecnologia vengono coperte mediamente oltre l’85 per cento delle abitazioni di ogni comune. Il restante 15 per cento delle connessioni sarà garantito tramite parabole radio ad una velocità da 30 a 100 megabit al secondo. A San Pietro al Natisone il collaudo dell’infrastruttura (circa 25 chilometri di fibra posata, inclusi 17 edifici pubblici tra scuole, casa di riposo, edifici comunali, zona industriale e alcune frazioni) sarà completato a maggio. Entro fine mese partirà la fase di commercializzazione attraverso i vari operatori.

A livello regionale la fibra Open fiber ha raggiunto 131 comuni, per oltre 157mila unità immobiliari connesse.

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