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Regione

Famiglia: Dal 2022 contributi per le attività extrascolastiche

L’assessore Rosolen (): intensità dei contributi è modulata in relazione al numero dei figli

“Con Dote famiglia ci siamo posti tre obiettivi: promuovere il benessere familiare; favorire la conciliazione per le mamme e i papà tra vita privata e attività lavorativa; sostenere i genitori nell’educazione dei figli”. Lo afferma l’assessore regionale a Lavoro e Famiglia Alessia Rosolen sul disegno di legge sulla famiglia che punta, grazie ad una misura contenuta nel testo, a favorire la fruizione di attività culturali, sportive ed educative ai figli minori delle famiglie residenti in Fvg. La misura, per la prima volta avviata dalla Regione, vale oltre 25 milioni di euro e sarà effettiva dal prossimo anno. “Uno sforzo importante compiuto dall’intera Giunta regionale – ha spiegato Rosolen -, per il quale ringrazio il governatore Fedriga che ha saputo offrire una risposta alle richieste delle famiglie e che trova spazio in questa legge a corollario di quanto già garantito per il diritto allo studio. Oggi non tutti i minori vivono in nuclei che possono permettersi i costi per accedere a spazi culturali, servizi formativi, visite didattiche o praticare attività sportiva, frequentare un centro estivo o un dopo-scuola. Noi di questo vogliamo farci in parte carico per garantire la parità di accesso ai servizi delle fasce deboli e a completamento di una strategia complessiva di supporto alla famiglia per incentivare natalità e lavoro femminile”. Una “importante opportunità per i bambini e per i ragazzi di condividere il tempo libero con i coetanei e di crescere in contesti educativi strutturati e di supporto alla genitorialità”.

Dote famiglia prevede un contributo annuale ai genitori residenti in Fvg in possesso di Carta Famiglia e con Isee non superiore ai 30 mila euro, per le spese per percorsi di sostegno scolastico, servizi culturali e turistici, didattici e attività sportive. L’intensità del contributo è modulata in relazione al numero dei figli a carico, alla presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare e alla residenza continuativa nel territorio regionale. Il provvedimento è cumulabile con altri benefici di natura pubblica o sgravi fiscali concessi per la spesa non coperta dalla Dote famiglia. 

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