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A Cividale i dolenti tornano accanto al “loro” crocifisso

Una ricomposizione a lungo attesa. Un evento di raro valore storico e culturale. E non solo per Cividale, ma per l’intero Friuli. I due “Dolenti” – le statue lignee d’inizio Duecento raffiguranti Maria e Giovanni Evangelista, storicamente accantonate nel Tempietto longobardo e poi a lungo custodite nel Museo archeologico nazionale – venerdì 17 gennaio saranno finalmente ricollocati nel duomo della città ducale, accanto al monumentale Crocifisso ligneo. Alle 18 si terrà infatti – a cura dello storico dell’arte medievale e direttore scientifico del restauro dei Dolenti, Luca Mor – la presentazione ufficiale del ricongiungimento del gruppo scultoreo. All’evento interverranno tra gli altri anche l’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, il parroco di Cividale, mons. Livio Carlino e la sindaca Daniela Bernardi.

Il gruppo della Crocifissione di Cividale – opera di maestro di cultura sveva del Duecento, realizzata a mezzorilievo in legno di tiglio dipinto –, costituisce quasi un unicum nell’Italia settentrionale, dal momento che solamente nella Collegiata di San Candido, in Alta Pusteria, esiste un gruppo scultoreo integro di simili dimensioni di epoca romanica.

Eppure la sua “riscoperta” è nei fatti recente, risalendo appena al XVIII secolo. E lo è ancor di più il riconoscimento dell’unità formale dei tre elementi: il Crocifisso (alto 2,5 metri) e i Dolenti (1,35 metri), erano stati infatti “dimenticati” nella cripta del Duomo di Santa Maria Assunta fino al 1712, anno in cui vennero da lì sgomberati per permettere di eseguire lavori di statica sull’edificio.

Sul numero di Vita Cattolica in edicola questa settimana la storia di queste antiche e preziose statue lignee raccontata da Luca Mor

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