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Cultura

Anche il Fvg a Terra Madre, Salone del Gusto

Presenterà due nuovi Presìdi Slow food: il miele di marasca e il pestith

Ci sarà anche il Friuli-Venezia Giulia a Terra Madre, 14esima edizione di del Salone del Gusto in programma a Parco Dora di Torino dal 22 al 26 settembre. L’evento vede il debutto di 13 nuovi Presìdi italiani Slow food, che vanno ad arricchire lo straordinario bagaglio di biodiversità già tutelata e si aggiungono ad altre storiche produzioni internazionali presenti all’evento.

Da sempre Slow Food pone la difesa della biodiversità al centro dei suoi progetti con l’obiettivo di tutelare la straordinaria ricchezza del Pianeta. Ed è proprio nella nostra Penisola, ricca di prodotti artigianali, tecniche tradizionali, specie autoctone e paesaggi rurali, che già nel 1999, l’Associazione ha dato vita a uno dei suoi strumenti più significativi: i Presìdi Slow Food. Questi progetti sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall’estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta. Oggi sono oltre 600 in 79 paesi (in Italia se ne contano più di 350) e coinvolgono migliaia di produttori.

Sono sei le regioni italiane che presentano quest’anno una nuova ricchezza da tutelare, storie simbolo di rinascita e resilienza: oltre al Friuli Venezia Giulia, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Puglia.

La nostra regione sarà presente con due nuovi Presìdi avviati quest’anno nella regione più orientale dell’arco alpino: il miele di marasca nell’area del Carso e il pestithv, un pesto di rape macerate diffuso in Valecellina e Val Vajont in provincia di Pordenone.

Il miele di marasca

Dal Carso poi ci spostiamo sulle Alpi con il pestith, che a seconda della località può venire chiamato anche ottenuto dalla macerazione della rapa dal colletto viola. Si tratta di una varietà di rapa che cresce anche nelle zone montane più fredde e poco soleggiate. Viene raccolta in autunno e lasciata macerare fino al periodo natalizio, quando le rape vengono lavate e pestate: a quel punto sono pronte per essere soffritte in olio oppure burro, cipolle, sale e pepe.

Foto di Gregorio Lenarduzzi

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