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AppuntamentiBassa Friulana

Casarsa. Si presenta il volume “Turoldo e Pasolini. Due anime friulane”

Si intitola “Turoldo e Pasolini. Due anime friulane” il volume che il Centro Studi padre David Maria Turoldo di Coderno di Sedegliano e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia presentano, in collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale, venerdì 19 aprile alle ore 17.30, in Sala consiliare a Casarsa.

Nonostante la vasta produzione dedicata alla loro opera – letteraria, poetica, teatrale e cinematografica – il legame fra Pasolini e padre Turoldo non era mai stato scandagliato nel rapporto umano e artistico, fatta eccezione per il documentario “Stare al mondo: Turoldo e Pasolini” – già proiettato in sedi prestigiose ed apprezzato dalla stampa –, diretto da Omar Pesenti (prodotto da Officina della Comunicazione per “Ente Friuli nel mondo”), che ha offerto lo spunto per un approfondimento guidato dal saggista Marco Roncalli (già curatore di lettere turoldiane e scritti sulla religiosità pasoliniana) e dal musicista Domenico Clapasson (da anni dedito alla produzione innologica di Turoldo e appassionato del poeta casarsese).

Ora, dunque, una nuova iniziativa – la pubblicazione è di Aldebaran Editions – incentrata su ritratti paralleli a cura di personaggi del mondo culturale e spirituale italiano che – coi loro saggi – mettono in evidenza aspetti che hanno legato i due grandi autori friulani. Dallo stesso Roncalli a Filippo La Porta, critico letterario (che interverrà a Casarsa), da padre Ermes Ronchi, biblista e scrittore, frate dei Servi di Maria (lo stesso ordine religioso di padre David), al fotografo Elio Ciol, da Raffaella Beano, ricercatrice e direttore del Comitato scientifico del Centro Studi padre Turoldo di Sedegliano, a Clapasson; e poi la storica e archivista Liliana Cargnelutti (che interverrà alla presentazione) e Elisa Roncalli, giovane giornalista, co-sceneggiatrice di “Stare al Mondo”.
Durante l’incontro sarà anche presentata la mostra “Luigi Nono, I Turcs tal Friûl di Pier Paolo Pasolini”, a cura di Roberto Calabretto.

Monika Pascolo

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