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Chiesa e intelligenza artificiale. Sabato 11 maggio un convegno diocesano

Cosa ha da dire la Chiesa in merito all’Intelligenza artificiale? In realtà, sfogliando messaggi e iniziative ecclesiali, la Chiesa ne sta parlando da decenni. E lo fa con un atteggiamento di apertura e di speranza. Anche l’Arcidiocesi di Udine si interrogherà e rifletterà sull’IA: «Intelligenza artificiale e sapienza del cuore», infatti, è il titolo di un convegno che l’Arcidiocesi udinese proporrà sabato 11 maggio in seminario a Castellerio, alla vigilia della 58a Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, che la Chiesa celebrerà appunto il 12 maggio. Il titolo è mutuato dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale 2024. L’appuntamento sarà alle 9.15.

«La Chiesa ha manifestato un cronico ritardo nel seguire gli sviluppi della tecnologia», spiega Giovanni Lesa, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle Comunicazioni sociali. «È successo, per esempio, per il cinema e per i social media. Stavolta siamo più puntuali: i primi interventi sulla robotica risalgono alla fine degli anni Ottanta e dal COVID in poi si sono moltiplicati i pronunciamenti e le iniziative sull’IA. Significa che i cristiani possono portare un contributo di pensiero non indifferente per lo sviluppo e l’utilizzo di questa tecnologia».

IA, tra informatica, pedagogia ed etica

Oltre al video-saluto iniziale di mons. Riccardo Lamba (che non potrà essere presente di persona), il convegno presenta tre interventi: «Parole da condividere. Dizionario di base dell’IA» sarà il tema trattato dal prof. Angelo Montanari, docente dell’Università di Udine.

Seguiranno due interventi da seguire in alternativa: il prof. Oscar Tiozzo Brasiola (Università di Padova) offrirà un incontro dal titolo «Le parole generative dell’IA», nel quale sarà esplorato un approccio educativo e pedagogico nei confronti della nuova tecnologia; in alternativa, il prof. Giovanni Tridente (docente alla Pontificia università della Santa Croce di Roma, oltre che giornalista vaticanista) si addentrerà nella proposta etica che emerge dal magistero ecclesiale, in un intervento dal titolo «Intelligenza artificiale e sapienza del cuore».

Una proposta “giovane”

Il convegno è frutto del lavoro di un gruppo di giovani con diverse sensibilità e competenze, nato in seno all’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali. «Da alcuni mesi stiamo svolgendo un cammino formativo e di progettazione condivisa – spiega infine Lesa – e penso che questo sia il valore aggiunto di una proposta che è sì formativa, ma soprattutto è figlia percorso plurale». Molti di questi giovani animeranno i momenti del convegno.

La partecipazione all’iniziativa dell’11 maggio è gratuita e aperta a tutti, ma è necessaria l’iscrizione sul sito dell’Ufficio comunicazioni sociali. I giornalisti possono ottenere 5 crediti formativi deontologici previa iscrizione sulla piattaforma formativa a loro dedicata.

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