Un percorso aperto a tutti per “camminare” nella storia. Quella che risale a 4 mila anni fa e che si immerge nella campagna del comune di Mereto di Tomba. Laddove esiste un sito protostorico che “racconta” di un villaggio fortificato risalente all’epoca del bronzo. La testimonianza di una delle prime comunità organizzate che hanno occupato stabilmente la regione e che l’Amministrazione comunale del centro del Medio Friuli intende valorizzare e promuovere attraverso svariate iniziative. Si tratta del Castelliere di Savalons, oggetto di un convegno – “Tiere di Cjastelîrs. Su lis olmis dai nestris antenâts” – che sabato 19 ottobre ha richiamato a Mereto esperti e studiosi anche dall’estero e che è stato l’occasione per presentare il progetto “Cjaminade dal Cjastelîr”, percorso che ha come punto di partenza e arrivo proprio il Castelliere.
Un anello di 9 chilometri, da percorrere a piedi o in bicicletta, che si sviluppa attraverso un tragitto che unisce il Castelliere, la tomba a tumulo denominata “Tumbare” di Tomba e la cortina di Mereto, probabilmente anch’essa in origine un castelliere. «L’intento dell’Amministrazione – spiega il vicesindaco Mattia Mestroni – è riuscire a conservare la memoria di queste antiche civiltà che quasi 4 mila anni fa avevano deciso di porre in queste aree le basi per costruire una comunità. L’intento dell’iniziativa è coniugare storia, cultura, identità e riscoperta del territorio – aggiunge –; si tratta di un vero e proprio investimento in attrattività, per valorizzare quegli elementi materiali, e soprattutto immateriali, unici della nostra realtà e, quindi, in grado di generare un valore non replicabile».
Tra le azioni del progetto – finanziato dalla Società Filologica Friulana con fondi Interreg Italia Slovenia e finanziamenti regionali –, dunque, la pubblicazione della guida cartacea realizzata in lingua friulana, italiana e inglese, a cui si affianca un sito internet (www.meretoditomba.eu) dove la mappa sarà consultabile in forma digitale. «In più – sottolinea Mestroni – sarà realizzato un Qrcode sulla segnaletica posta in ognuna delle 25 tappe del percorso della camminata per approfondire, utilizzando lo smartphone e in maniera semplice e immediata, la conoscenza dei luoghi».
La guida è impreziosita da un’originale mappa che, attraverso i disegni dell’artista Luigino Peressini, descrive l’intero tragitto mettendo in evidenza ciò che si può incontrare lungo il percorso. La sapiente matita dell’illustratore udinese, un paio d’anni fa, aveva già arricchito la mappa della “Cjaminade di San Roc”, organizzata e curata dalla Vicine di Tombe che propone un anello di 8 chilometri e mezzo nel territorio di Tomba, località del comune di Mereto di Tomba, attraverso 20 tappe che ne “raccontano” storia e tradizioni.
Monika Pascolo